FINE VITA. LIGUORI (PATTO-CIV): IMPEGNO PER TUTELA DIGNITÀ INDIVIDUO
(ACON) Trieste, 17 ott - Si è parlato di legge sul fine vita e
di suicidio medicalmente assistito nella seduta pomeridiana della
III Commissione, dove sono stati ascoltati i referenti nazionali
e regionali dell'associazione Luca Coscioni.
"Su questi temi - ha spiegato in una nota la consigliera del
Patto-Civica Fvg, Simona Liguori - il nostro impegno è massimo:
assieme ad alcuni colleghi, tra cui il primo firmatario Enrico
Bulian, a inizio legislatura abbiamo presentato una mozione e
presto la discussione arriverà in Aula".
"Sono oltre 186.000 gli italiani che, in base alla legge sul
biotestamento del 2017 - ha aggiunto la consigliera - hanno
lasciato le proprie Disposizioni Anticipate di Trattamento
sanitario, in previsione di un'eventuale incapacità di
autodeterminarsi, ovvero il diritto di prendere decisioni
autonome riguardo al proprio trattamento medico, alle cure
palliative e a eventuali decisioni relative alla fine della
propria vita".
"Parallelamente - ha sottolineato Liguori - stiamo seguendo con
attenzione anche il procedimento della legge regionale di
iniziativa popolare promosso dall'Associazione Luca Coscioni, che
ha visto l'11 agosto il deposito in Consiglio di 8 mila firme
valide e che è già stata sancita come ammissibile dalla
Commissione di Garanzia. Alcune regioni italiane, tra cui il
Veneto, e diversi Consigli comunali del Fvg con maggioranze di
centrodestra e di centrosinistra si sono già espressi per
sensibilizzare un intervento del legislatore volto a garantire il
diritto di scelta di ogni individuo".
L'ambito di applicazione, ha ricordato, "rimane circoscritto
sulla base dei requisiti individuati dalla Corte Costituzionale e
dunque non ci sarà, come strumentalmente paventato da qualcuno,
una possibilità di uso estensivo della norma che possa includere,
disabili, anziani, depressi e non si favorirà nessun turismo
della morte. All contrario, si porterà a compimento una battaglia
di civiltà per la dignità delle persone che effettivamente si
trovano in condizioni di sofferenza intollerabile".
ACON/COM/mt