FINE VITA. FASIOLO-POZZO (PD): SERVE LEGGE, POLITICA NON SI NASCONDA
(ACON) Trieste, 17 ott - "Il riconoscimento del suicidio
medicalmente assistito è un passo importante che le Istituzioni
hanno il dovere morale di fare attraverso una legge che dia
certezza al rispetto della dignità della persona quando le
condizioni di sofferenza diventano estreme e gli esiti
irreversibili, garantendo così libertà di scelta per la propria
vita. Oggi la società civile ha dimostrato un'attenzione finora
mancata nella politica, il Fvg si distingua e non si nasconda".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Laura Fasiolo e
Massimiliano Pozzo (Partito democratico) a margine dell'audizione
odierna in III Commissione dell'associazione Luca Coscioni in
merito alla proposta di legge regionale sulle Procedure e tempi
per l'assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente
assistito e sulla mozione sul "Fine vita".
"Un grazie - afferma Fasiolo - va all'associazione e alle cellule
Luca Coscioni, che hanno anticipato una politica lenta e
disattenta, a cui spetta il dovere morale di intervenire sul tema
della dignità della persona, della dignità nel lavoro, della
dignità nella formazione, della dignità davanti alla morte. Dare
certezza al rispetto della dignità del malato estremo quando le
condizioni di sofferenza sono indicibili e gli esiti
irreversibili, è fondamentale. Le persone ai banchetti di
raccolta firme si sono avvicinate senza distinzioni di
appartenenza alla destra o alla sinistra, hanno realizzato che la
battaglia sul fine vita è un percorso di civiltà".
Per il consigliere Pozzo "serve il massimo rispetto davanti alla
vita di ciascuna persona e davanti alle scelte che questa in
libertà e autonomia può fare. Sul fine vita la società ha
dimostrato ampiamente di essere più avanti della politica che
spesso preferisce nascondere la testa. Auspichiamo che nella
nostra regione non succeda e che si sia all'altezza del compito".
"La legge regionale - conclude - è importante per stabilire
certezze nelle procedure, nei tempi e nei ruoli, garantendo la
possibilità di esercitare il diritto che la Corte Costituzionale
ha riconosciuto. La nostra riconoscenza va all'associazione
Coscioni per l'impegno sul territorio regionale nell'intercettare
le sensibilità dei cittadini (oltre 8.000 firme) per la proposta
di legge di iniziativa popolare".
ACON/COM/mt