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MIGRANTI. CABIBBO (FI): FVG CROCEVIA D'EUROPA, MA ORA OK STOP SCHENGEN

19.10.2023
11:29
(ACON) Trieste, 19 ott - "Saggia la sospensione di Schengen in una fase di estrema destabilizzazione come quella che stiamo vivendo. L'effetto di questa decisione è che i confini torneranno, dal 21 ottobre, a essere presidiati come capitava in passato e i flussi della rotta balcanica troveranno un argine molto più robusto. Tuttavia, il futuro del Friuli Venezia Giulia è interpretare un ruolo sempre più strategico e centrale come crocevia tra l'area balcanica e l'Europa occidentale, come anche evidenziato recentemente dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani".

Secondo Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, quella di questi giorni è "una situazione da analizzare con attenzione e lucidità".

In una nota il consigliere sottolinea che "il primo passaggio è, inevitabilmente, bloccare un fenomeno che stava assumendo le proporzioni di un esodo. Il tema non era solo numerico: abbiamo visto che chi arriva in Italia, a prescindere dal fatto che penetri dai Balcani o raggiunga le coste di Lampedusa, può costituire un vero pericolo per la sicurezza pubblica. Quindi, al cospetto di una fase straordinaria, serviva un provvedimento straordinario".

"L'intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell'Europa, in particolare dopo l'attacco condotto nei confronti di Israele, ha infatti aumentato il livello di minaccia di azioni violente anche all'interno dell'Unione - evidenzia Cabibbo -. Davanti ai nostri occhi si delinea un quadro ulteriormente aggravato dalla costante pressione migratoria cui l'Italia è soggetta, via mare e via terra, 140 mila arrivi sulle coste italiane, +85% rispetto al 2022. Solo in Friuli Venezia Giulia, dall'inizio dell'anno, sono state individuate 16mila persone entrate irregolarmente sul territorio nazionale".

Ancora il consigliere, entrando nel merito: "I dati che emergono anche dall'assestamento di bilancio di ottobre ci inducono ad essere ottimisti a e considerare sempre più concreto ed effettivo il nuovo ruolo che la nostra Regione può assumere, anche grazie a un tessuto socioeconomico sano, come crocevia della nuova Europa allargata ad Est, non più regione di confine, ma protagonista della crescita, a servizio della stabilità e della sicurezza dell'area balcanica".

Quindi, conclude Cabibbo, "dobbiamo dare una doppia lettura: oggi chiudiamo perché la sicurezza pubblica è prioritaria, ma quando riapriremo saremo ancora più determinanti e determinati a fare del Fvg un territorio chiave nello scenario geopolitico internazionale". ACON/COM/mt



Andrea Cabibbo (FI)