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OVOVIA TS. CAPOZZI (M5S): FERMARE OPERA, NO COMPENSAZIONI PER IMPATTO

19.10.2023
13:59
(ACON) Trieste, 19 ott - "Quattro mesi fa l'assessore Scoccimarro si affrettava ad annunciare che, sull'ovovia di Trieste, non c'era alcun diniego tecnico. Tre mesi dopo è stato lo stesso Servizio Biodiversità della Regione a dire che l'opera sarebbe stata molto impattante e che avrebbe causato la perdita di habitat per specie di interesse comunitario. Se non è un impatto significativo questo, non sappiamo cosa possa esserlo".

Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, ricordando di aver contestato la decisione del Comune di Trieste, insieme all'europarlamentare Sabrina Pignedoli e al senatore Stefano Patuanelli, sin dal primo atto ministeriale che assegnava oltre 40 milioni del Pnrr per la realizzazione di quest'opera.

"Lo stesso Piano nazionale di Ripresa e Resilienza - spiega l'esponente pentastellata - prevede che non si possano finanziare con fondi europei le opere che non rispettano il principio di Do No Significant Harm (Dnsh), ovvero quelle che arrecano danno significativo all'ambiente. Come ha confermato anche la Commissione europea, rispondendo all'interrogazione dell'europarlamentare Pignedoli".

"Per il Movimento 5 Stelle - continua Capozzi - era più che sufficiente il parere del Servizio Biodiversità regionale di luglio che attestava come l'opera avrebbe messo in pericolo specie di interesse comunitario e conservazionistico, oltre a provocare la perdita di superfici forestali e l'introduzione di nuovi fattori di rischio. Adesso arriva l'esito negativo della valutazione di incidenza da parte della Direzione Ambiente che evidenzia le incidenze negative significative sugli elementi faunistici e vegetazionali/ecosistemici che caratterizzano i siti nella loro peculiarità e, pertanto, non può essere considerato compatibile con gli obiettivi di conservazione degli stessi".

"Riteniamo - commenta ancora la rappresentante del M5S - non si possa procedere oltre. Anche perché, per attivare le fasi successive, i proponenti devono dimostrare che non ci sono alternative possibili per trasportare le persone da Opicina al Porto Vecchio. A noi, però, ne vengono in mente almeno tre e la principale di esse è costituita dal ripristino del tram".

"Il sindaco, la Regione e le forze politiche che hanno sponsorizzato quest'opera - conclude Capozzi - chiedano scusa alla popolazione di Trieste per i soldi pubblici inutilmente spesi finora, nonché per le ingenti risorse pagate dai cittadini, dai comitati e dalle associazioni ambientaliste per opporsi all'ennesima fantasia di una Destra rimasta nel XX secolo". ACON/COM/db



Rosaria Capozzi (M5S)