AMBIENTE. CONFICONI E CARLI (PD): SGHIAIAMENTO BARCIS ANCORA AL PALO
(ACON) Trieste, 19 ott - "Al palo da due anni e con le
problematiche di una stagione di piogge già iniziata, la
progettazione e i lavori di sghiaiamento del lago di Barcis si
fanno ancora più urgenti, ma sembrano sparite dai radar,
lasciando la comunità tra preoccupazioni e aspettative. È
necessario che la Giunta regionale chiarisca al più presto le sue
intenzioni e sblocchi l'iter per vedere finalmente risolto questo
annoso problema".
Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali Nicola
Conficoni e Andrea Carli (Pd) che attraverso un'interrogazione e
una richiesta di un'audizione in IV commissione, chiedono alla
Giunta di chiarire la situazione dello studio di fattibilità per
lo sghiaiamento sistematico del torrente Cellina a Barcis. I due
consiglieri dem hanno chiesto che all'audizione prendano parte,
oltre all'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Fabio
Scoccimarro, anche i sindaci di Montereale-Valcellina, Barcis,
Andreis, Claut, Cimolais, Erto e Casso, il Consorzio Cellina
Meduna e il segretario generale dell'Autorità di bacino
distrettuale delle Alpi Orientali.
"Già da tempo la comunità della Valcellina e la pianura
pordenonese attendono di conoscere quale tra le diverse soluzioni
individuate dallo studio consegnato nel 2021 dal professionista
incaricato, la Giunta intenda perseguire per rendere sostenibile
la notevole movimentazione dei materiali. Lo scorso anno -
afferma Conficoni - nonostante la capacità di invaso risulti
dimezzata, non è stato eseguito alcun intervento. Si sono spese
molte parole, ma i passi avanti fatti per limitare i disagi sono
del tutto insufficienti e bisogna assolutamente superare uno
stallo tanto dannoso quanto inaccettabile, a maggior ragione
viste le ingenti risorse messe a disposizione dal Pnrr".
Inoltre, Carli evidenzia che "a fronte di una mancanza di
decisioni da parte del Laboratorio-tavolo dei sindaci, deve
essere la Regione a prendersi la responsabilità di decidere: lo
sghiaiamento non è solo un'emergenza, ma anche una opportunità:
la ghiaia potrebbe essere molto preziosa in vista della
realizzazione di importanti infrastrutture viarie nella regione.
Continuare a non affrontare concretamente il tema dello
sghiaiamento insieme a quello delle infrastrutture, rappresenta
l'ennesima dimostrazione di una assenza di strategia
economico-ambientale: come già avvenuto per il progetto
dell'acciaieria di San Giorgio di Nogaro, ciò che emerge è una
indecisione collegata all'esigenza di non scontentare nessuno,
che alla fine scontenterà tutti e non risolverà i problemi
strutturali della nostra regione".
ACON/COM/fa