SCUOLA. PELLEGRINO (AVS): RIDIMENSIONAMENTO PEGGIORERÀ LA SITUAZIONE
(ACON) Trieste, 20 ott - "Leggo con preoccupazione quanto
scrive il consigliere Novelli in materia di ridimensionamento
scolastico. Novelli scambia il dimensionamento scolastico con la
diminuzione delle dirigenze", Così commenta, in una nota, la
consigliera regionale Serena Pellegrino, di Alleanza Verdi e
Sinistra, l'articolo apparso su un quotidiano locale che
riportava dichiarazioni del presidente della Commissione
Istruzione in Consiglio regionale.
"Il problema - spiega Pellegrino - non sono gli accorpamenti, ma
le modalità con cui vengono effettuati, che spesso non tengono
conto di dinamiche tra le scuole che nei comprensivi peggiorano.
Novelli non sa che l'80% delle dirigenze lavora già su più sedi
(tutti i comprensivi e quasi tutti gli Isis, non dei capoluoghi)?
Il dimensionamento di cui si è parlato, e non certo vivacemente
come ha detto il presidente della VI Commissione permanente, è un
provvedimento in cui si stabilisce la consistenza degli istituti
e contemporaneamente si applicano 38 deroghe nel 1° ciclo e oltre
una decina di aggiustamenti nel secondo ciclo. Va esplicitato che
è un falso dimensionamento, che quindi stabilisce parametri sugli
istituti che non vengono rispettati".
La consigliera, che è anche vicepresidente della IV Commissione,
aggiunge che "la Carnia è quasi tutta in deroga, ma non c'è un
chiaro progetto. Molti Comuni al momento sono impegnati a
ristrutturare edifici scolastici, e con il dimensionamento fatto
per deroghe questi saranno quasi deserti. Inoltre non si fa
menzione in merito alle scuole dell'infanzia, non si dice nulla
delle sezioni primavera, si considerano i nidi una questione
squisitamente privata. Nel secondo ciclo l'aumento degli
indirizzi senza la chiusura di quelli non frequentati porta nelle
zone periferiche a classi piccole o, peggio, a pluriclassi anche
nelle superiori. Il dimensionamento non affronta il problema
delle pluriclassi che tolgono organico ai comprensivi (38
deroghe), né prende atto di una diminuzione delle nascite per
applicare parametri chiari per il futuro".
La dirigenza - incalza l'esponente di Opposizione - "non è una
questione di numeri, ma di agibilità organizzativa e di
integrazione territoriale. Invece viene vista come numero da
raggiungere. È vero che la Regione mette molte risorse, ma sono
erogate a pioggia non a progetto perché il progetto non c'è. Pare
- conclude Pellegrino - che alla maggioranza di governo in
Regione la scuola non interessi granché e che venga rappresentata
come mero costo e non come investimento per la Regione di domani".
ACON/COM/fa