INCENERITORE SPILIMBERGO. PELLEGRINO (AVS): STOP A RIFIUTI SPECIALI
(ACON) Trieste, 23 ott - "In Friuli Venezia Giulia non solo non
c'è bisogno di un altro inceneritore di rifiuti speciali, ma è
urgente attivare un piano per studiare l'impatto ambientale di
quello già in attività."
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino
(Avs), riferendosi all'incontro avvenuto nel primo pomeriggio a
Trieste - alla presenza del presidente Bordin e dei consiglieri
regionali dell'Opposizione - del comitato No Inceneritore di
Spilimbergo e Legambiente Fvg Aps in rappresentanza degli oltre
5000 firmatari della petizione contro la realizzazione del
raddoppio dell'inceneritore di rifiuti speciali.
"La Giunta regionale - continua la vicepresidente della IV
Commissione - dovrebbe sapere che sono le stesse amministrazioni
comunali locali, in primis il sindaco Sarcinelli e la sua giunta
di centrodestra, ad essere in solido con la popolazione che ne
denuncia i rischi per la salute pubblica."
E rincara l'esponente di Opposizione: "Non si dovrebbe neppure
prendere in considerazione l'idea di costruire un inceneritore di
rifiuti speciali in un territorio già fortemente compromesso e
fragile per la qualità dell'aria, che ogni anno vede aumentare
l'incidenza di patologie tumorali e cardiovascolari, diabete e
infertilità da metalli pesanti, creando di fatto una sorta di
Distretto dei rifiuti. Il Consiglio regionale dovrebbe per questo
dare un segnale importante a livello politico, perché la qualità
della vita dei corregionali viene prima di ogni attività
industriale che si voglia impiantare in Fvg".
A tale proposito conclude Pellegrino "faccio mio lo slogan degli
auditi 'Non mandiamo in fumo il nostro futuro'. Il Consiglio
regionale sia partecipe di questa scelta e per questo ho chiesto
in qualità di vicepresidente della IV Commissione di sostenere
l'audizione congiunta con la III Commissione per rendere la
questione oggetto di riflessione di tutta l'Aula. Dobbiamo essere
chiari con i cittadini e cittadine dello spilimberghese e mi
auguro che Fedriga e Scoccimarro questa volta prenderanno atto di
quello che emerge dalle preoccupazioni di chi subisce da anni le
pesanti scelte industriali effettuate sul loro territorio".
ACON/COM/li