ASSESTAMENTO BIS. REPLICHE: HONSEL, MORETUZZO, BASSO E CALLIGARIS
(ACON) Trieste, 23 ott - Completata la discussione generale
sull'Assestamento bis, hanno preso la parola alcuni dei relatori
del documento presentato dalla Giunta per le rispettive repliche.
Tra i consiglieri che hanno deciso di esprimersi nuovamente, dopo
il breve commento di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) sul fatto
che "non credo che siano state chiarite le criticità iniziali",
il capogruppo del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, Massimo
Moretuzzo, ha rimarcato anche lui che "dubbi e perplessità già
manifestati in sede di Commissione trovano conferma in questa
fase dei lavori. Siamo perplessi e, personalmente, esprimo un
giudizio non certamente positivo. Vedremo cosa e se cambierà dopo
l'illustrazione dei copiosi emendamenti".
Moretuzzo ha quindi aggiunto di essere rimasto "colpito dalla
scelta dell'assessore Scoccimarro legata al contributo sulla
sostituzione delle stufe: 3 milioni per l'ennesimo intervento
senza neppure approvare il Piano strategico e quanto previsto da
FvGreen per essere Regione pilota nell'ambito del Green Deal
europeo. Questa costituisce la cifra di tutta la manovra. Spiace
anche l'assenza di Bini, soprattutto rispetto alcuni movimenti da
spiegare, come il milione e 600mila euro inserito in luglio per
gli impianti fotovoltaici delle imprese e oggi tolto: perché la
scelta originaria e perché quella successiva? La norma, come è
oggi, appare di difficile condivisione".
Alessandro Basso (FdI), immediatamente dopo, si è detto
"imbarazzato nel sentir parlare di interesse collettivo che
appartiene al popolo e di concetti legati a una certa storicità.
Se Bini è a Chicago, qui sembra di essere a Stalingrado e di
ripiombare in un passato che, se non emergesse in un consesso di
aula legislativa, potrebbe persino far sorridere. Una deriva
politica preoccupante".
"Valuto i contenuti del ddl con estrema positività e di sicuro
vicini all'interesse dei cittadini del Fvg, grazie a ottime
possibilità economico-finanziarie. Il buon senso di questa
manovra è presente non solo nei provvedimenti emergenziali, ma
perché espresso in questo Paese, in questo momento storico e in
questo scenario internazionale - ha rimarcato Basso - confermando
quello che abbiamo fatto, che facciamo e che andremo a fare
esprimendo continuità e cogliendo anche istanze avviate nel corso
della legislatura precedente. Bollare questo grande sacrificio
dell'Amministrazione regionale come una semplice serie di tagli
di nastro non porta bene a nessuno, facendo passare un messaggio
secondo il quale le persone presenti in questo emiciclo, invece
che ascoltare i territori, si recano a tagliare nastri. Sia tra
la Maggioranza che tra l'Opposizione. Non possiamo buttare tutto
nel fango e poi lottare in esso per far prevalere le ragioni
politiche di ciascuno. Si tratta di una manovra di buon senso e
perciò la sosteniamo".
Il capogruppo leghista Antonio Calligaris si è infine lamentato
di aver ascoltato "tante cose, sempre le stesse e frequentemente
considerazioni che poco centrano con l'Assestamento. In questa
Regione che secondo qualcuno cade a pezzi e che non fa interventi
strutturali, invece, poniamo altri 100 milioni per i danni da
maltempo, salendo così a 157 complessivi per cittadini e imprese.
140 milioni vanno invece ai fondi di rotazione per imprese e
agricoltura, 50 in più per il 2024 al fotovoltaico per dare
sicurezza ai cittadini che chiedono ancora il bonus, proseguendo
nella transizione energetica intelligente. 15 sono inoltre
destinati agli impianti sportivi, 3 ai musei e 4 alla cultura,
oltre a tutti gli scorrimenti di graduatorie".
Per quanto concerne "il problema del personale degli enti locali,
la Corte dei Conti ha detto che è anche un problema di tipo
sociologico - ha spiegato l'esponente del Carroccio - connesso a
un problema stipendiale, di carichi e di responsabilità. Una
situazione che non si affronta certamente proponendo unioni
forzate. Non abbiamo certamente distrutto nulla in tal senso - ha
concluso Calligaris - ma, anzi, solo tentato di ricostruire ciò
che voi avete distrutto, continuando a non capire la differenza
tra funzioni comunali, sovracomunali e di area vasta provinciale".
ACON/DB-fc