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ASSESTAMENTO BIS. MARTINES (PD): SOLDI A PIOGGIA, MALE SANITÀ E COMUNI

23.10.2023
18:50
(ACON) Trieste, 23 ott - "Non basta avere tanti soldi a disposizione per risolvere gli evidenti problemi della nostra regione, in particolare legati ad un Servizio sanitario inadeguato con lunghe liste d'attesa e che costringe a rivolgersi al privato e a enti locali che non hanno personale per realizzare in tempi adeguati le opere finanziate".

Lo afferma in una nota Francesco Martines, consigliere regionale del Pd, in occasione dell'esame in Aula dell'Assestamento di bilancio d'autunno. "Il presidente Fedriga trovi il coraggio di fare le grandi riforme - scrive Martines -, necessarie a meglio utilizzare gli ingenti soldi di cui ora la Regione Friuli Venezia Giulia dispone, grazie alle maggiori tasse che sta incassando dai cittadini e dalle imprese. È troppo facile spalmare risorse a pioggia per consolidare il proprio consenso attraverso finanziamenti puntuali, mirati soprattutto a territori governati da amministratori del Centrodestra. Purtroppo questo è ciò che risulta evidente dalle due manovre d'Assestamento del valore complessivo di 1,5 miliardi di euro e dalle centinaia di emendamenti presentati dai consiglieri di Maggioranza che indirizzano le risorse verso uno o l'altro destinatario". "Troppi soldi a disposizione fanno dimenticare che serve avviare subito un percorso di vere riforme, soprattutto in due comparti fondamentali come quello della sanità e quello degli enti locali. Se Fedriga non ha coraggio di avviare tali percorsi, lo faccia il Consiglio regionale", sferza Martines. "Con questa nuova manovra, in sanità - evidenzia il dem - non si fa altro che tappare i buchi presenti: 115 milioni di euro necessari solo a sanare deficit delle Aziende, senza risolvere i problemi strutturali del Servizio sanitario. Nessuna scelta che incida sul futuro, che risolva i problemi che, giorno dopo giorno, tanti cittadini evidenziano in un servizio non più adeguato, con lunghe attese e che costringe a grandi e continui spostamenti tra strutture sanitarie". "Nessuna riforma che risolva i problemi strutturali dei Comuni - aggiunge poi Martines -, in costante difficoltà nel realizzare le opere finanziate. Amministrazioni locali senza personale, schiacciate dalla burocrazia di cui sono vittime, caricate dalla realizzazione di opere finanziate dalla Regione stessa e del Pnrr. C'erano le Unioni territoriali intercomunali (Uti) a supportare i Municipi ma, con un colpo di mano, sono state spazzate via sostituite con le Comunità volontarie e le nuove Province, gli Enti di decentramento regionale: un sistema che, come evidente a tutti, non funziona. Lasciando lavorare le Uti, oggi avrebbero avuto la forza di investire le ingenti risorse a disposizione, creando posti di lavoro, redditi, utili, investimenti e tasse per la Regione stessa". ACON/COM/rcm



Francesco Martines (Pd)