ASSESTAMENTO BIS. MARTINES (PD): DISCARICA TRIVIGNANO, AGIRE SUBITO
(ACON) Trieste, 24 ott - "La discarica di Trivignano Udinese
che contiene 900mila mc di rifiuti solidi urbani, chiusa nel
lontano 2009 e di proprietà della Exe Spa, società in
liquidazione da anni, è rimasta per troppo tempo nel limbo senza
aver fatto niente prima la Provincia di Udine e poi la Regione.
Non è stato avviato il post mortem e, quindi, non si capisce se
siano stati fatti gli adeguati controlli sulle falde e, se sì,
chi abbia proceduto in tal senso. Esisteva un piano di
riqualificazione ambientale, approvato dal Comune e fatto proprio
dalla Exe Spa, che avrebbe dovuto avere una sua continuità una
volta chiusa la discarica, ma penso non sia stato del tutto
attuato".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Francesco
Martines (Pd), aggiungendo che "questo impianto, dal 1997 e per
oltre un decennio, si è fatto carico di risolvere il problema
dello smaltimento dei rifiuti della ex Provincia di Udine,
calmierando i prezzi che i privati con buchi a disposizione
imponevano al mercato, con metodi di gestione e strumenti di
controllo innovativi e senza creare particolari problemi
ambientali sul territorio".
"La situazione di liquidazione della Exe Spa e della partecipata
Palm'è - spiega l'esponente dem - dura ormai da troppi anni per
errori fatti in passato, quando ancora esisteva la Provincia e,
successivamente. la Regione non aveva trovato soluzioni adeguate.
Il territorio della Bassa friulana era molto preoccupato per la
sorte di tale discarica e finalmente con un emendamento, passato
all'unanimità in Consiglio regionale, si sta pensando al futuro
di questa discarica, la cui proprietà per il tramite della
società Exe Spa è in capo alla Regione per circa il 70%, mentre
per il resto è detenuta dalla società Net Spa".
"Sarà necessario procedere con urgenza - continua Martines - alla
creazione di una nuova società, il cui capitale sociale sarà in
mano a utility della provincia di Udine, che si dovranno far
carico non solo di gestire il post mortem della discarica stessa,
ma anche di costruire un parco fotovoltaico. Operazione quanto
mai necessaria in un contesto socio culturale di rigenerazione
energetica, dove l'utilizzo di fonti energetiche sostenibili è
una scelta obbligata e quanto mai opportuna".
"Questa scelta - rimarca il rappresentante del Partito
democratico - va nella direzione giusta, perché è opportuno dal
punto di vista ambientale per nuovi parchi fotovoltaici
utilizzare aree già degradate, come possono essere quelle
occupate dalle discariche, oppure aree industriali, anziché
rovinare aree agricole. La norma prevista nell'articolato
riguardante l'assessorato all'Ambiente, alla quale ho dato
convintamente il mio parere favorevole, penso sia l'unica strada
da seguire con la speranza che, effettivamente, detta norma
rispetti in tutto e per tutto la Legge Madia in materia di
costituzione di società in house, detenute integralmente da enti
pubblici".
"Adesso - conclude Martines - è importante che le risorse messe a
disposizione dalla Regione e i tempi per giungere a costituire la
nuova società, chiudendo le situazioni liquidatorie in essere
legate a questa triste vicenda della società Exe Spa, trovino un
percorso il più snello possibile, affinché questa annosa vicenda
trovi una soluzione positiva".
ACON/COM/db