ASSESTAMENTO BIS. OK AULA ART 8. FONDI A DONATORI SANGUE E ANZIANI
(ACON) Trieste, 24 ott - Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, presieduto da Mauro Bordin, ha approvato a
maggioranza (astenute le Opposizioni) anche l'articolo 8 del ddl
8 Assestamento bis relativo al comparto Salute, Politiche sociali
e Disabilità.
L'espressione dell'Aula ha fatto seguito alla discussione
conseguente all'illustrazione degli emendamenti e alla replica
conclusiva dall'assessore regionale con deleghe specifiche in
materia, Riccardo Riccardi.
Bocciata una sola istanza, quella depositata dal dem Francesco
Martines in tema di interventi a favore delle persone con
disabilità e riordino dei servizi sociosanitari in materia.
Via libera, invece, a un sub presentato dal collega Nicola
Conficoni che nell'evidenziare "due gravi criticità: l'aumento
dell'inflazione e la difficoltà a soddisfare tutte le esigenze
del Sistema sanitario regionale", ha evidenziato "la necessità di
maggiori risorse: questa manovra le mette, ma ancora non bastano.
È doveroso andare contro la privatizzazione strisciante e
cambiare rotta. È urgente investire sulle risorse umane e pare
proprio che qualcuno stia inseguendo l'agenda del Pd per
valorizzare il personale della sanità pubblica".
Disco verde, in seno alla Maggioranza ma con apprezzamento
trasversale, per l'iniziativa del capogruppo di Fratelli
d'Italia, Claudio Giacomelli, volta a stanziare 205mila euro per
la Fondazione Burlo Garofolo di Trieste, al fine di sostenere i
costi per l'acquisto e l'eventuale manutenzione straordinaria di
macchinari per allestimenti infusionali sterili a uso pediatrico.
Stesso plauso bypartisan per Diego Bernardis (FP) e Maurkus
Maurmair (FdI), promotori dei 300mila euro per l'Associazione
Donatori volontari di sangue Fidas Isontina Odv per l'acquisto di
una nuova autoemoteca a supporto del servizio sui territori di
Gorizia, Udine e Pordenone, ma anche per Carlo Bolzonello (Fp) e
i 395mila euro, orientati allo scorrimento della graduatoria
correlata alla promozione dell'invecchiamento attivo, per
consentire il finanziamento di 43 progetti diretti a riconoscere
il ruolo della persona anziana nella comunità, contrastando il
fenomeno della solitudine.
Promosso, infine, il patriota Stefano Balloch insieme alla
volontà di incrementare con 200mila euro "il capitolo degli
stanziamenti alle aziende sanitarie locali, dove già ci sono
300mila euro di fondi non impegnati. Nell'ambito del nuovo
distretto sanitario del Cividalese, infatti, urge il
completamento degli spazi per la messa a norma del fabbricato e
l'attivazione della nuova Dialisi (ne servivano circa 500mila)".
L'Esecutivo regionale, attraverso l'illustrazione dello stesso
Riccardi, ha invece messo sulla bilancia due maxi emendamenti
modificativi. Il primo ha spaziato dall'accreditamento
istituzionale delle strutture residenziali e semiresidenziali per
anziani non autosufficienti, fino al supporto burocratico (in
ragione dell'accertata grave criticità e al fine di sostenerne il
ripristino verso una condizione di efficienza), all'Azienda
pubblica di servizi alla persona Daniele Moro di Codroipo. Le
altre voci concernono la modifica della norma per il
finanziamento dei veicoli di categoria M1 e M2 per il trasporto
disabili e l'inserimento dell'assegno di inclusione (oltre al
reddito di cittadinanza) per evitare incompatibilità legate al
superamento dell'Isee.
Il secondo provvedimento frazionato parte altresì da un
contributo straordinario di 600mila euro all'Azienda sanitaria
universitaria Friuli centrale (Asufc) per far fronte ai maggiori
oneri di realizzazione degli investimenti per l'aumento dei costi
e uno di 250mila euro al comitato di Palmanova Odv della Croce
Rossa Italiana per l'estinzione anticipata del mutuo volto
all'acquisto e alla ristrutturazione dell'immobile destinato alla
sede di viale Taglio.
La discussione generale, aperta da un Furio Honsell (Open
Sinistra Fvg) piuttosto insoddisfatto, ha impegnato anche
Maurmair che, dal canto suo, ha invitato Conficoni "a non fare
una battaglia di primogenitura sui provvedimenti, perché siamo
tutti sulla stessa barca", definendo "costante ed eccessiva la
pressione sull'assessore".
Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg), in merito
all'emendamento Bernardis da lui sottoscritto, ha rimarcato come
"le tematiche trasversali costituiscano un valore aggiunto della
società".
Sul fronte Partito democratico, Roberto Cosolini ha rimarcato che
"è necessaria una forte crescita di intensità e di qualità dei
sistemi di prevenzione a tutto campo per intercettare
tempestivamente i focolai di rischio". Il collega Massimiliano
Pozzo, preoccupato per la situazione dell'Azienda Moro, ha
espresso apprezzamento riguardo le modifiche per semplificare gli
iter a favore del Terzo settore.
Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto-Civica, ha infine
rivendicato il diritto di esercitare "pressione sull'assessore,
ricordando quella che arrivava da lui quand'era in minoranza.
Abbiamo una visione diversa di come si affrontano i problemi,
altrimenti sederemmo dalla stessa parte. La Finanziaria sarà
comunque un momento fondamentale di questa legislatura per
confrontare le idee sul sistema salute. Auspico che si trovino
punti di contatto per soluzioni condivise nel rispetto della
diversità dei ruoli, anche incalzando e disturbando il
manovratore".
La replica di Riccardi si è rivelata piuttosto articolata e
l'esponente del Governo regionale si è detto "per nulla
preoccupato dal fatto che qualcuno si illuda di dettare l'agenda.
Sono convinto che investire sul personale sia il titolo numero 1,
ma questo non si fa con la demagogia e bisogna inserirlo in un
sistema di sostenibilità complessiva. Intanto, il 2023 del Fvg si
chiuderà con un effetto stimato di 400 persone in più nel Ssr e
un aumento di spesa di 20 milioni di euro".
"Qualcuno - ha concluso Riccardi - continua a dire che noi
privatizziamo il sistema, ma la realtà è ben diversa. I dati
ufficiali evidenziano infatti che la nostra spesa pro capite per
il privato accreditato è di 221 euro. La media nazionale è invece
di 400, mentre le Regioni di riferimento vedono il Veneto a 333,
l'Emilia Romagna a 347 e la Lombardia addirittura a 550. Non
corriamo dietro a nessuno, ma prendiamo decisioni che per troppi
anni qualcuno non ha avuto il coraggio di assumersi".
ACON/DB-fc