ASSESTAMENTO BIS. OK A MANOVRA AUTUNNALE, OPPOSIZIONI TUTTE CONTRARIE
(ACON) Trieste, 24 ott - Muro contro muro. Il voto finale sulla
manovra d'autunno, il ddl 8 Assestamento bis, certifica le
visioni opposte di Maggioranza e Opposizioni, con il Centrodestra
a esprimere un compatto e convinto sostegno alle misure che
mettono in circolo 337,3 milioni di risorse aggiuntive,
movimentandone in totale 414,8, e i gruppi di minoranza a
bocciare senza mezze misure il disegno di legge.
"Confermo il parere negativo espresso nella mia relazione - ha
detto Furio Honsell (Open) aprendo le dichiarazioni di voto -
perché in questa manovra da 400 milioni non ci sono strategie, ma
solo ordinaria amministrazione". Sulla stessa linea gli altri due
componenti del Gruppo misto, con Serena Pellegrino (Avs) che si è
rammaricata "per l'approvazione di un solo emendamento tra i
tanti presentati dall'Opposizione" e Rosaria Capozzi (M5S) delusa
"per la mancata svolta sulle politiche sociali, con la bocciatura
della nostra proposta sull'addizionale Irpef".
"È una manovra atipica - ha osservato Massimo Moretuzzo,
capogruppo del Patto-Civica - con un numero di emendamenti di
Maggioranza superiore a quelli dell'Opposizione, indice di una
programmazione non tanto mirata. E consideriamo grave la scelta
di modificare Sviluppimpresa in una norma di assestamento, senza
preventivo dibattito". Considerazioni simili dal relatore di
minoranza del Pd, Andrea Carli: "Meritavamo più rispetto. Come
Paperon de' Paperoni - ha aggiunto il consigliere - la Regione
nuota nel denaro, ma a fronte di azioni per tutelare le imprese
le famiglie restano in difficoltà, penalizzate dall'aumento dei
tassi e dei costi dell'energia".
Tutte considerazioni che hanno "rattristato" Alessandro Basso,
relatore di maggioranza per Fratelli d'Italia: "Speravo che
almeno la parte moderata della sinistra potesse esprimere un voto
di astensione, e invece abbiamo sentito illazioni sulle deroghe,
dileggi e prese in giro. Noi invece - ha aggiunto Basso, in mezzo
al brusio dell'aula - difendiamo a spada tratta questa manovra,
convinti di fare il bene dei nostri concittadini: non so se voi a
Stalingrado volete la stessa cosa".
Netta anche la posizione di Barbara Zilli, l'assessore alle
Finanze che ha replicato per conto della Giunta: "Gli
investimenti sull'annualità 2023 ammontano a più di 2 miliardi:
se questo per voi è incertezza
Potremmo essere in disaccordo sul
merito delle scelte, ci sta - ha concluso l'assessore - ma mi
sembra ingeneroso buttare discredito su un lavoro così
importante. È evidente che da parte vostra c'è una contrarietà
ideologica a investimenti e imprenditoria".
ACON/FA-fc