MIGRANTI. PELLEGRINO (AVS): REGOLAMENTI PENALIZZANO PICCOLE STRUTTURE
(ACON) Trieste, 26 ott - "Il presidente Ivo Valoppi della
cooperativa Santa Angela Merici, ci ha illustrato quelli che sono
i problemi e le complessità nella gestione di una realtà piccola
che si occupa di minori stranieri non accompagnati".
Lo ricorda, in una nota, la consigliera regionale Serena
Pellegrino, di Alleanza Verdi e Sinistra a margine della visita
organizzata ieri dalla VI Commissione a Zamir, frazione di San
Leonardo, nelle Valli del Natisone. "Una struttura nata sette
anni fa - aggiunge la consigliera - e che solo nell'ultimo anno e
mezzo ha accolto oltre 150 ragazzi con tutto il loro bagaglio di
vita e di esperienza, difficile e conflittuale. Ma la difficoltà
più grave che è emersa è quella dettata dal dialogo con le
istituzioni e da una sempre maggiore burocrazia che se da un lato
chiede maggiori prestazioni, dall'altra crea complessità di
problematica gestione. In altre parole i regolamenti sembrano
andare bene per le grandi realtà, molto meno per quelle piccole
come quella delle Valli, senza contare i problemi legati al
reperimento di educatori, di figure professionali, alla gestione
di ragazzi problematici e quella della formazione degli stessi".
"C'è bisogno - prosegue Pellegrino, che è anche vicepresidente
della IV Commissione - di una valutazione di impatto sociale,
ovvero di come gestire flussi di ragazzi immigrati provenienti
dall'Africa e dall'Asia e di come gestire la loro permanenza sul
territorio italiano e nello specifico su quello regionale. Lo
sfrangiamento che persiste tra problema e soluzione è proprio di
una società schizofrenica: se da un lato si necessita di
manodopera in ogni settore produttivo, pescando prevalentemente
tra i cittadini stranieri, dall'altro quest'ultimo è visto come
un peso per la società".
"Il progetto del nostro governo, sia regionale che nazionale, è
privilegiare le grandi strutture, a rischio di privazione di
humanitas, piuttosto che le piccole diffuse sul territorio come
quella di San Leonardo. Le leggi che le governano sembrano
scritte per queste ultime piuttosto che per quelle di dimensioni
più a misura d'uomo", sottolinea la consigliera.
Pellegrino conclude con una preoccupazione da non sottovalutare:
"Nel corso della visita ho evidenziato i rischi legati al
caporalato in cui possono essere coinvolti i giovani, soprattutto
quelli più fragili. È necessario superare ogni forma di
ipocrisia, a questi giovani vanno assicurate formazione e dignità
affinché possano divenire una forza lavoro".
ACON/COM/fa