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MIGRANTI. PELLEGRINO (AVS): REGOLAMENTI PENALIZZANO PICCOLE STRUTTURE

26.10.2023
11:57
(ACON) Trieste, 26 ott - "Il presidente Ivo Valoppi della cooperativa Santa Angela Merici, ci ha illustrato quelli che sono i problemi e le complessità nella gestione di una realtà piccola che si occupa di minori stranieri non accompagnati".

Lo ricorda, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino, di Alleanza Verdi e Sinistra a margine della visita organizzata ieri dalla VI Commissione a Zamir, frazione di San Leonardo, nelle Valli del Natisone. "Una struttura nata sette anni fa - aggiunge la consigliera - e che solo nell'ultimo anno e mezzo ha accolto oltre 150 ragazzi con tutto il loro bagaglio di vita e di esperienza, difficile e conflittuale. Ma la difficoltà più grave che è emersa è quella dettata dal dialogo con le istituzioni e da una sempre maggiore burocrazia che se da un lato chiede maggiori prestazioni, dall'altra crea complessità di problematica gestione. In altre parole i regolamenti sembrano andare bene per le grandi realtà, molto meno per quelle piccole come quella delle Valli, senza contare i problemi legati al reperimento di educatori, di figure professionali, alla gestione di ragazzi problematici e quella della formazione degli stessi".

"C'è bisogno - prosegue Pellegrino, che è anche vicepresidente della IV Commissione - di una valutazione di impatto sociale, ovvero di come gestire flussi di ragazzi immigrati provenienti dall'Africa e dall'Asia e di come gestire la loro permanenza sul territorio italiano e nello specifico su quello regionale. Lo sfrangiamento che persiste tra problema e soluzione è proprio di una società schizofrenica: se da un lato si necessita di manodopera in ogni settore produttivo, pescando prevalentemente tra i cittadini stranieri, dall'altro quest'ultimo è visto come un peso per la società". "Il progetto del nostro governo, sia regionale che nazionale, è privilegiare le grandi strutture, a rischio di privazione di humanitas, piuttosto che le piccole diffuse sul territorio come quella di San Leonardo. Le leggi che le governano sembrano scritte per queste ultime piuttosto che per quelle di dimensioni più a misura d'uomo", sottolinea la consigliera.

Pellegrino conclude con una preoccupazione da non sottovalutare: "Nel corso della visita ho evidenziato i rischi legati al caporalato in cui possono essere coinvolti i giovani, soprattutto quelli più fragili. È necessario superare ogni forma di ipocrisia, a questi giovani vanno assicurate formazione e dignità affinché possano divenire una forza lavoro". ACON/COM/fa



Serena Pellegrino (Avs)