SCUOLA. MORETUZZO (PATTO-CIV): NO A DIMENSIONAMENTO, GIUNTA CI RIPENSI
(ACON) Trieste, 31 ott - "È notizia di oggi che i giudici hanno
accolto il ricorso della Regione Campania contro il
dimensionamento scolastico. La Giunta Fedriga ne prenda atto e
faccia un passo indietro sui tagli previsti".
Lo afferma in una nota il capogruppo del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg nel Consiglio regionale del Friuli Venezia
Giulia, Massimo Moretuzzo, aggiungendo di condividere l'azione
intrapresa in Campania e di sollecitare "la Giunta Fedriga, che
intende invece perseguire le linee del Governo centrale, a
rivedere quanto prima la sua posizione, avviando un percorso di
ascolto e di confronto vero con tutti i portatori di interesse. A
partire dalle lavoratrici e dai lavoratori del mondo della
scuola, insieme alle studentesse e agli studenti, l'obiettivo
deve essere quello di migliorare il sistema scolastico regionale
e di definire una possibile riorganizzazione territoriale".
"Siamo fortemente contrari al dimensionamento scolastico.
Nonostante i tentativi di minimizzarne gli effetti da parte
dell'assessore Rosolen, l'applicazione del provvedimento - spiega
l'esponente del Patto-Civica che, insieme ai colleghi udinesi
Chiara Targhetta e Luca Peresson, ha incontrato rappresentanti di
Priorità alla scuola Udine, movimento che ha lanciato una
petizione contro il dimensionamento scolastico, sottoscritta in
pochi giorni da oltre 1.000 persone - provocherà la riduzione
degli organici dei docenti e dei dirigenti, nonché del personale
ausiliario, tecnico e amministrativo, degli istituti scolastici,
che si fonderanno tra loro se non raggiungeranno almeno i 500
studenti. Dunque, inciderà sulla formazione delle classi e, di
conseguenza, sulla capacità di azione educativa. Non è questo il
futuro che vogliamo per la scuola in Fvg".
"Abbiamo preso in esame i temi della regionalizzazione della
scuola e del dimensionamento scolastico. È evidente - conclude
Moretuzzo, che si è confrontato anche con Massimo Gargiulo
(rappresentante di Flc Cgil) - che applicare il provvedimento del
Governo non può essere una risposta alle sfide che il sistema
scolastico regionale deve affrontare, compresa quella degli
effetti della denatalità. Servono invece grande attenzione e
l'avvio di un meccanismo partecipativo. Pensiamo sia
un'opportunità straordinaria per rivedere gli spazi scolastici e
arricchire l'offerta didattica, coinvolgendo in maniera attiva le
comunità del territorio".
ACON/COM/db