ECONOMIA. POZZO (PD): PREOCCUPA CONTRAZIONE, CONFRONTARSI SU MANOVRA
(ACON) Trieste, 10 nov - "Lo scenario che si prospetta per
l'economia del Fvg, in particolare a causa della contrazione del
settore manifatturiero, è decisamente preoccupante. È necessario
quindi un confronto responsabile sulla prossima manovra regionale
che con le sue enormi disponibilità può sostenere il tessuto
economico regionale e aiutare le imprese nelle sfide globali".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Massimiliano
Pozzo (Pd), commentando il rapporto annuale della Banca d'Italia
sull'economia regionale e i dati forniti da Monitor Intesa San
Paolo sui distretti.
"La fotografia che ci consegnano i recenti dati preoccupanti per
il Fvg, non possono non essere affrontati con la dovuta
attenzione. Il settore manifatturiero subisce la contrazione del
20 per cento dei prestiti dal sistema bancario, in un momento
complicato dello scenario internazionale e nazionale".
L'export per i distretti sedie, arredo, mobile, prosciutto San
Daniele, ricorda Pozzo, "è in forte calo, con una media del meno
9 per cento. Diciamo da tempo che quando l'export calerà, i
rischi per le nostre imprese aumenteranno fortemente a causa
della già debole domanda interna che abbiamo da tempo. Ora dunque
stiamo arrivando alla situazione che si temeva, ossia difficoltà
di export che va a sommarsi ai problemi del mercato interno
dovuti a inflazione, tassi di interesse, redditi deboli che
mettono in difficoltà pesante le famiglie e quindi la domanda
interna".
Davanti a questo scenario, osserva ancora l'esponente dem,
"chiediamo alla Giunta un confronto responsabile sulla manovra di
bilancio che ragioni su dove spingere, anche sfruttando la
specialità, con le risorse per sostenere la nostra economia e in
particolare il manifatturiero. Con un obiettivo fondamentale:
supportare la domanda interna per rendere più forti le imprese
nelle incertezze globali. La fortuna, che non si ripeterà, di una
disponibilità di risorse pubbliche ingente, non vada bruciata in
mille rivoli - conclude Pozzo - dimenticando le priorità
strategiche".
ACON/COM/fa