TRIESTE. PELLEGRINO (AVS): LA DESTRA SOFFRE DI AMNESIE SULLA STORIA
(ACON) Trieste, 10 nov - "Sono forti le parole che il
consigliere Giacomelli utilizza per rispondere alle osservazioni
che mi sono permessa di fare in merito all'occupazione post
bellica del Territorio di Trieste, rispetto a come è descritta
dalla deputata Matteoni anche nella premessa della risoluzione
votata a maggioranza nella Commissione Cultura della Camera dei
deputati".
Replica così, in una nota, la consigliera regionale Serena
Pellegrino, di Alleanza Verdi e Sinistra, a una reazione che
ritiene "decisamente scomposta" da parte del consigliere
Giacomelli. "Né Matteoni, né Giacomelli, né tanto meno Dipiazza
hanno l'onestà di affermare che il Governo militare alleato
(Gma), che occupava la città di Trieste negli anni che vanno dal
1945 al 1954, erano gli Alleati anglo-americani con la loro
polizia militare (Mp)".
E prosegue: "Il capogruppo di Fratelli d'Italia ha certamente il
nervo scoperto se, davanti a un evidente nascondimento di un
fatto realmente accaduto, ha la necessità di offendere spostando
il focus dagli occupanti ai manifestanti, di cui però omette di
specificare che cinque su sei erano cittadini dall'evidente
connotazione di destra che, non volendo essere governati dagli
alleati anglo-americani, manifestavano per essere annessi alla
Repubblica italiana".
La consigliera di Opposizione attualizza la storia, incalzando:
"Può il partito del consigliere Giacomelli dichiarare
esplicitamente di aver rinunciato al suo beneamato sovranismo
nazionale a favore del Patto Atlantico, sottoscritto dall'Italia
con gli Anglo-americani nel 1949, e oggetto costante di
discussione per decenni dei suoi avi politici? Il partito della
Matteoni può ammettere di essere definito oggi uno degli alleati
più affidabili degli statunitensi tanto avversati nel 1953?". "La
Storia - aggiunge la consigliera - ritorna nelle mani dei
contemporanei e l'onestà di affermare gli errori e le proprie
evoluzioni dimostra maturità, tutto il resto è revisionismo
necessario a coprire un passato di cui, come italiani, dobbiamo
ancora vergognarci".
Pellegrino conclude: "Il consigliere di Maggioranza spieghi ai
cittadini cosa accadde il 6 aprile del 1941, perché noi a
sinistra abbiamo già fatto ammenda anche per coloro che cercano
di nascondere l'invasione, con conseguente occupazione militare
durata quattro anni, del territorio jugoslavo avvenuto senza
dichiarazione di guerra. Noi, senza esitazione l'abbiamo definita
la Giornata della Vergogna. Consigliere Giacomelli e onorevole
Matteoni, vi aspettiamo in piazza Transalpina a Gorizia, il
prossimo 6 aprile, per deporre un fiore in memoria dei tanti
morti civili che il governo fascista ha prodotto a causa della
sua avidità di conquista".
ACON/COM/fa