PROTEZIONE CIVILE. MORETTI-MENTIL (PD): INTERVENIRE SU RESPONSABILITÀ
(ACON) Trieste, 11 nov - "I fatti di Preone, con la drammatica
morte di un volontario della Protezione civile (Pc) e la
conseguente indagine e sanzione emessa dal Servizio dell'Azienda
sanitaria Asufc che si occupa della vigilanza in materia di
sicurezza sul lavoro, che dipende dalla Direzione regionale
Salute, per il mancato rispetto della normativa sulla sicurezza
del lavoro a carico del sindaco e del coordinatore della squadra
locale di Pc, evidenziano la necessità di intervenire su quanto
attiene alla responsabilità degli amministratori locali in casi
come questi, che rappresentano una ferita per le comunità
locali".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Diego Moretti e
Massimo Mentil (Pd), che attraverso una mozione chiedono al
presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, "di attivarsi
nei confronti del Governo affinché avvii una revisione delle
normative che interessano la responsabilità dei sindaci e degli
amministratori locali in merito a eventi legati alla prevenzione
e sicurezza sui luoghi di lavoro".
"È necessario fare i conti con il pericolo che sui sindaci e i
coordinatori (semplici volontari) - fanno presente Moretti e
Mentil - ricadano sempre maggiori rischi e responsabilità e che
soprattutto queste possano portare a un blocco dell'operatività
dei gruppi di protezione civile e, in generale, delle attività di
volontariato. Non è pensabile che quanto successo al sindaco
Martinis e al coordinatore della Protezione civile, ai quali
esprimiamo vicinanza e solidarietà, ora indagati per omicidio
colposo per aver autorizzato un'attività del gruppo comunale in
una zona ritenuta troppo pericolosa, possa essere per il futuro
una spada di Damocle sulla testa di tutti gli amministratori
locali e dei gruppi locali di volontari di Pc".
"L'assessore regionale Riccardo Riccardi, che ha la
responsabilità sia del Servizio sanitario che ha emesso la
sanzione, sia del sistema di Protezione civile che l'ha subìta -
ribadiscono i due dem - , non si limiti a dare la solidarietà o a
scaricare la colpa solo su Roma, ma lavori da subito per cambiare
il modello organizzativo della Protezione civile regionale
chiarendo i ruoli e i compiti di ciascun soggetto del sistema e
per dare certezza di azione ad amministratori e volontari".
ACON/COM/rcm