CASA. MASSOLINO (PAT-CIV): DIRITTO A FUTURO PASSA DA CERTEZZA ALLOGGIO
(ACON) Trieste, 16 nov - "Continua inesorabile la guerra ai
poveri da parte del Governo italiano e delle sue diramazioni
locali. Dopo l'azzeramento del reddito di cittadinanza senza
prevedere ulteriori aiuti, adesso non si prevedono sostegni per
il diritto all'abitare. In finanziaria non ci sono risorse per il
piano casa: bisogna investire in alloggi pubblici e aiuti alle
famiglie che vivono in affitto".
La consigliera regionale Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia)
interviene, in una nota, a sostegno della petizione nazionale
lanciata dal Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini e
assegnatari) e presentata oggi (16 novembre, ndr) a Trieste per
richiedere interventi strutturali per rilanciare il patrimonio
immobiliare pubblico e riequilibrare il mercato delle locazioni a
canoni sostenibili.
"Il problema dell'abitare - sottolinea l'esponente di Opposizione
- è serio: anche nella nostra regione ci sono quasi 4 mila
alloggi pubblici vuoti (di cui oltre 2 mila nella sola Trieste),
ma non locabili perché necessitano di ristrutturazione. Su questo
ho presentato a luglio un'interrogazione ma non abbiamo mai avuto
risposta: chiederemo un'audizione per capire come mai Ater non
riesca a gestire il proprio patrimonio".
"Il mercato immobiliare privato - continua la consigliera - sta
cacciando le famiglie dalle città, privilegiando affitti brevi o
turistici, snaturando le città stesse facendo perdere identità e
sicurezza. I Comuni e le Regioni devono correre ai ripari con
investimenti certi sull'abitare, aiuti alle famiglie a cominciare
dai sostegni ai canoni d'affitto, oltre a regolamentare gli
affitti brevi, come proposto da Adesso Trieste. Per fare questo
ci vuole un'idea di centro abitato che tenga conto della nuova
conformazione delle famiglie, e delle nuove esigenze della
società".
"Altro tema importante su cui non abbassare la guardia - conclude
Massolino - sono gli alloggi per studenti. Ci sono finanziamenti
del Pnrr per creare oltre 67 mila alloggi in Italia dedicati a
chi studia, ma di questi oltre 50 mila saranno realizzati e
gestiti (con fondi pubblici) dai privati. Nella nostra regione
saranno realizzati da imprenditori il 100% dei 971 posti letto
previsti. Ci chiediamo quindi perché si diano risorse ai privati
e non si impegni il pubblico e se questi alloggi avranno prezzi
calmierati o meno. Un altro passo verso l'aumento delle
disuguaglianze, dopo lo scandalo dei minialloggi di lusso alla
Casa dello studente di Trieste che avevamo già denunciato con
un'interrogazione a luglio".
ACON/COM/li