FRIULANO. MORETUZZO (PATTO-CIVICA): AMAREZZA PER NO A MESSALE DA CEI
(ACON) Trieste, 17 nov - "La Conferenza episcopale italiana
(Cei) non ha approvato il Messale in lingua friulana, un
riconoscimento atteso da molti anni, per il quale molto si sono
spesi i sacerdoti di Glesie Furlane, e che l'esito della
votazione della Cei di ieri rinvia ancora una volta. I vescovi
italiani continuano a negare alle friulane e ai friulani il
diritto naturale (che è un diritto di ogni popolo) di poter
pregare nella propria lingua madre, utilizzando il friulano nella
celebrazione della messa".
Lo ricordano, in una nota, il capogruppo del Patto per
l'autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, e Diego Navarria,
componente del direttivo e già presidente dell'Assemblea della
comunità linguistica friulana: "Esprimiamo profonda amarezza per
quanto accaduto - si legge ancora nella nota -, auspicando una
ampia mobilitazione da parte della società friulana per
denunciare la netta contrarietà a una decisione che è anche
negazione di una identità culturale, quella friulana, le cui
radici affondano nel Patriarcato di Aquileia e nella sua storia
di accoglienza e inclusione".
ACON/COM/fa