SALUTE. CELOTTI (PD): RICCARDI ESCE ALLO SCOPERTO E CALA LA SCURE
(ACON) Trieste, 18 nov - "Dopo una legislatura di mancate
decisioni, Riccardi esce allo scoperto calando la scure sul
sistema sanitario e smentendo la narrazione fatta dal
Centrodestra sulle macerie che avrebbe lasciato la riforma
sanitaria del centrosinistra. Non solo non ha mantenuto le
promesse sbandierate, riapertura di Gemona in primis, ma ora
l'intenzione dichiarata è di chiudere punti nascita e presìdi
ospedalieri, anziché potenziare un sistema che sta garantendo
sempre meno servizi".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Manuela Celotti
(Pd), commentando le dichiarazioni dell'assessore regionale alla
Salute, Riccardo Riccardi, in merito alla riorganizzazione del
sistema sanitario e in particolare ai punti nascita e alla rete
di ospedali del Fvg.
"Che il sistema vada rivisto lo stiamo dicendo da anni, così come
che la riforma Fedriga-Riccardi, di fatto, è stata solo una
revisione dei confini aziendali condita da enunciati di
principio, all'interno della quale, in mancanza di direttive
chiare, il sistema è stato ulteriormente smantellato. Ma il tema
vero - continua la consigliera - è come procedere: vogliamo
accentrare i servizi negli ospedali di città o rilanciare gli
ospedali di base? E come pensiamo di riorganizzare la rete
ospedaliera senza, parallelamente, fare partire una seria riforma
della sanità territoriale e dei servizi distrettuali e di
prevenzione, le case e gli ospedali di comunità, come previsto
peraltro dal decreto ministeriale 77 che regola la riforma
dell'assistenza sanitaria territoriale? Sono due anni che
ascoltiamo annunci su interventi edilizi, ma nulla viene detto su
come e quando questi servizi partiranno".
In questa regione, ricorda ancora Celotti, "abbiamo tre posti
letto per acuti ogni mille abitanti, inoltre abbiamo un numero
ridotto di posti letto per le cure intermedie. Vogliamo davvero
tagliare ancora? L'accentramento dei servizi peserà inoltre sulle
persone, in particolare quelle con problemi di mobilità,
costrette a spostamenti continui per ricevere le cure necessarie.
E in tutto questo si dovrà fare i conti con il ruolo che hanno e
avranno la sanità privata convenzionata e quella pura, e anche
con gli esiti dell'impiego di gettonisti ed esternalizzazioni,
visto che è lo stesso assessore ad ammettere, dopo mesi che lo
diciamo, che questi utilizzi non possono essere soluzioni
definitive".
"Se Riccardi chiede collaborazione - conclude l'esponente dem -
venga in commissione con i dati e le ipotesi di lavoro e apra a
un serio confronto, che mi auguro ci sia non solo con le
Opposizioni, ma anche con i consiglieri di Maggioranza, che mi
piacerebbe sapere cosa pensino degli annunci del loro assessore".
ACON/COM/fa