FINE VITA. NESSUNA INTESA TRA I POLI: PASSA SOLO LA MOZIONE BOLZONELLO
Bocciato il testo di Bullian, con Russo e Carli (Pd) che non
partecipano al voto
(ACON) Trieste, 22 nov - Nessuna intesa bipartisan sul tema del
fine vita. A differenza di ieri, quando Maggioranza e Opposizioni
erano riuscite a trovare una sintesi sulla mozione relativa alla
guerra in Medio Oriente, la lunga e articolata discussione sui
testi proposti da una parte da Enrico Bullian (Patto-Civica) e
dall'altra da Carlo Bolzonello (Fedriga presidente) non è
approdata al documento unitario auspicato dal Centrosinistra.
Troppo distanti le posizioni tra i due poli: da una parte il
blocco del Centrosinistra che, forte della sentenza della Corte
Costituzionale del 2019, auspica una legge regionale che regoli
il suicidio medicalmente assistito, in attesa di un intervento
del Parlamento e in linea con i contenuti della proposta di legge
popolare firmata in Fvg da 8mila cittadini. Dall'altro il
Centrodestra che, forte del recente intervento dell'Avvocatura,
nel metodo considera impercorribile la strada della norma
regionale - come ha ribadito in aula lo stesso governatore
Massimiliano Fedriga - e nel merito punta sul rafforzamento delle
cure palliative e della terapia del dolore per i malati terminali.
Il dibattito ha fatto comunque emergere alcune voci dissonanti
rispetto alle linee-guida dei rispettivi schieramenti, quelle di
Roberto Novelli (FI) da una parte, personalmente favorevole al
suicidio medicalmente assistito, e quelle di Francesco Russo e
Andrea Carli (Pd) dall'altra, contrari a una legge regionale sul
fine vita e unici due consiglieri di Opposizione a non firmare la
mozione Bullian. In coerenza con la loro posizione, Russo e Carli
non hanno partecipato al voto sul testo presentato dal
consigliere del Patto-Civica, che è stato così bocciato per 27 a
17. L'intero Centrosinistra invece non ha partecipato al voto
sulla mozione Bolzonello, approvata con i sì del Centrodestra e
bocciata esplicitamente dal solo Furio Honsell (Open).
ACON/FA