FINE VITA. CAPOZZI (M5S): FEDRIGA PREFERISCE NON PRENDERE POSIZIONE
(ACON) Trieste, 22 nov - "Quello che è emerso dalle audizioni
sul fine vita è il dolore di chi si trova in queste situazioni e
soffre pene indicibili. Sebbene si possa lenire il dolore fisico,
non si può lenire il dolore psicologico di chi si vede impotente
rispetto alla propria vita. Si è parlato di cure palliative,
importantissime ma anch'esse devono rimanere una scelta".
A dirlo in aula è stata la consigliera regionale del Movimento 5
Stelle Rosaria Capozzi durante la discussione delle mozioni sul
fine vita.
"Il Movimento 5 Stelle, ad ogni livello, si è sempre impegnato in
questi anni - spiega - per arrivare a una legge che consenta a
chi è afflitto da sofferenze intollerabili di porre fine
dignitosamente alla propria vita, circondato all'affetto dei
propri cari e assistito dal Servizio sanitario nazionale".
"Non è, come qualcuno sostiene, una legge che tutela il diritto
alla morte, ma in realtà una tutela del diritto
all'autodeterminazione, che dà la possibilità che si possa
decidere della propria vita e del proprio corpo - prosegue
Capozzi -. In maniera distorta in Commissione c'è stato anche
qualcuno che esasperando il tutto ha detto che si investono
risorse pubbliche per far morire le persone".
"Prevedere l'introduzione della morte volontaria medicalmente
assistita non significa dire a chi è in determinate condizioni
che da oggi sarà quella la strada da seguire: al contrario, il
medico che dovrà accogliere la richiesta morte volontaria
medicalmente assistita dovrà comunicare tutte le possibilità di
cura e di trattamento a cui la persona può decidere di accedere,
comprese le cure palliative" aggiunge ancora la consigliera.
"Di fronte a scelte che interrogano le nostre coscienze, dobbiamo
garantire a tutti di poter compiere una scelta di dignità,
bisogna prendere una posizione forte anche per rispettare quei
cittadini che hanno firmato e ai quali bisogna dare loro una
risposta. Pertanto - conclude Capozzi - è debole la posizione
espressa dal presidente Fedriga che si trincera dietra la
competenza a legiferare abdicando anche al suo ruolo politico di
indirizzo su questo tema importante".
ACON/COM/mt