INFRASTRUTTURE-AMBIENTE. IV COM: RISPOSTE A HONSELL, MASSOLINO E PUTTO
(ACON) Trieste, 28 nov - La IV Commissione consiliare, sotto la
presidenza di Alberto Budai, si è occupata oggi anche delle Iro,
le interrogazioni a risposta orale. Ancora una volta sono stati
gli assessori regionali alle Infrastrutture e territorio,
Cristina Amirante, e alla Difesa dell'ambiente, energia e
sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, a rispondere ai temi
suggeriti dai consiglieri.
Furio Honsell (Open) ha posto l'attenzione "sulla mancata
attuazione delle azioni previste dalla delibera del consiglio
comunale di San Vito al Torre relativamente alla vicenda della
variante di Nogaredo della Palmanova-Manzano, ricordando come nel
documento si dava mandato al sindaco e alla Giunta di compiere
ogni azione possibile e ricorrere nelle sedi opportune per
fermare la realizzazione del collegamento stradale veloce fra
l'autostrada A4 (casello di Palmanova) e l'area del Triangolo
della sedia in Comune di Manzano, 2° e 3° lotto".
Amirante, in risposta, ha ricostruito l'intera vicenda ricordando
l'iter affrontato finora e che ha portato al ricorso al Tar del
Lazio e alla nomina di un commissario. "Ne deriva - ha commentato
- che conclusosi il percorso avviato in sede giurisdizionale, non
sono esperibili ulteriori rimedi processuali avverso la sentenza
del Tar Lazio che ha visto soccombente il Comune di San Vito al
Torre".
La consistenza, le condizioni e i programmi di riqualificazione
del patrimonio edilizio abitativo di proprietà dell'Azienda
territoriale per l'edilizia residenziale è stata al centro
dell'interrogazione posta da Giulia Massolino (Patto-Civica), che
ha anche chiesto una stima dell'importo economico necessario per
procedere con gli interventi manutentivi o di ristrutturazione
volti a garantire l'abitabilità di ogni immobile in possesso
dell'Ater che attualmente non risponde ai criteri di legge.
"Premetto - ha replicato Amirante - che nel corso degli anni
2018/2022, pur non soddisfacendo completamente il fabbisogno
abitativo rilevato periodicamente dai bandi per l'accesso alle
case Ater, peraltro in lieve flessione, sono state realizzate e
ripristinate quasi 4.000 unità abitative con una media di circa
800 alloggi l'anno che hanno dato risposta a un importante numero
di famiglie". "Le risorse della Regione - ha proseguito
l'esponente della Giunta - assegnate al settore, in congiunzione
con le risorse della legge 80/2014, oltre 23 milioni, hanno
prodotto importanti risultati in termini di ripristino degli
alloggi non locabili. Diversamente le complessive risorse del
Piano complementare al Pnrr di oltre 85 milioni di euro stanno
impegnando le Ater in programmi di maggiore portata, con scadenze
molto stringenti ma tutte puntualmente rispettate. A
completamento degli impegni assunti dalle Ater nella
valorizzazione del patrimonio immobiliare da loro gestito a zero
consumo suolo, non vanno dimenticati gli interventi coperti dal
superbonus 110%, con lavori iniziati per circa 168 milioni e che
interesseranno quasi 2.500 alloggi".
A intervenire è stato anche Marco Putto (Patto-Civica) che ha
chiesto se sia possibile semplificare l'iter autorizzativo per la
manutenzione dei corsi d'acqua minori, a beneficio della
sicurezza idraulica del territorio regionale, considerando anche
il contenuto di una recente lettera a firma del presidente del
Consorzio di bonifica Cellina Meduna e di molti sindaci del
territorio pordenonese, inviata all'Esecutivo, nella quale si
esprimeva seria preoccupazione a fronte delle notevoli
complicazioni e lungaggini burocratiche legate alle necessarie
attività manutentive.
L'assessore Scoccimarro ha replicato sostenendo che "i rapporti
con i Consorzi di bonifica sono improntati alla reciproca
collaborazione istituzionale", sottolineando che c'è stato "un
incontro a inizio novembre a Pordenone, a cui hanno partecipato i
rappresentanti dell'ente e i sindaci dei territori interessati
per discutere degli interventi e dei relativi finanziamenti da
attuare".
In merito alle richieste di semplificazione dell'iter,
l'esponente dell'Esecutivo ha ricordato come "la migliore via sia
quella evidenziata dagli uffici, ossia quella di una
progettazione scrupolosa della morfologia dei corsi d'acqua.
Quando questo avviene, come accaduto in occasione dell'ultimo
piano proposto dal Consorzio di bonifica Cellina Meduna, il
percorso si è concluso in 68 giorni, senza richieste di
integrazioni. Infine, va ricordato come sul tema lo Stato abbia
potestà legislativa esclusiva".
ACON/LI-fa