BILANCIO. MORETUZZO (PATTO-CIV): COSTI TUNDO DA 6 MLN, ERRORE EVITABILE
(ACON) Trieste, 30 nov - "Non bastavano i quasi 2,3 milioni di
euro stanziati dalla Regione ai Comuni nei quali la ditta Tundo
Vincenzo non è stata in grado di attivare il servizio scuolabus,
oggi l'assessore Callari ci ha comunicato che ne servono altri
3,5 per far fronte alle spese sostenute per i servizi sostitutivi
di trasporto scolastico. Quindi l'aver affidato alla Tundo il
servizio, sulla base di una procedura di gara gestita
completamente dall'amministrazione regionale attraverso la
Centrale unica di committenza, costerà alle casse della Regione
quasi 6 milioni di euro. Una vicenda vergognosa, con costi
ingenti a carico della collettività a causa della pessima
gestione della Giunta Fedriga che si potevano evitare".
E' il commento, in una nota, del capogruppo del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg in Consiglio regionale, Massimo Moretuzzo,
a margine della riunione della I Commissione nel corso della
quale l'assessore Sebastiano Callari ha presentato un emendamento
alla manovra di bilancio per stanziare i fondi ai Comuni per il
biennio 2024-2025.
"Nella scorsa legislatura - ricorda Moretuzzo -, avevamo
evidenziato fin dall'inizio il colossale errore compiuto
dall'Esecutivo regionale con l'appalto del servizio, sollecitando
la rescissione del contratto in base alle conclamate inadempienze
della ditta com'era stato fatto tempestivamente in altre parti
d'Italia. In Friuli Venezia Giulia, invece, la Giunta Fedriga ha
scaricato sui Comuni la gestione del rapporto con l'azienda e
l'individuazione delle soluzioni alternative, con un aumento dei
costi enorme".
"È chiaro che ora non si possono abbandonare i Comuni, che si
troverebbero in forte difficoltà a far fronte a queste spese con
i propri bilanci - aggiunge l'esponete di Patto-Civica -, ma
quello che rammarica è il fatto che gli strumenti per evitare
questo epilogo c'erano, ma si è preferito tirare dritto. E non si
dimentichi che oltre a questo esborso significativo, vanno
considerate altre perdite subite dalla Regione (dai costi
amministrativi per sanare le criticità a quelle per gestire i
nuovi affidamenti) e i pesantissimi disagi a spese di ragazze e
ragazzi e delle loro famiglie, nonché dei lavoratori e delle
lavoratrici che stanno ancora aspettando di essere pagati
dall'azienda e hanno dovuto rivolgersi ai tribunali per sperare
di ottenere quanto gli spetta".
Moretuzzo ricorda infine "la beffa della fideiussione, prevista
dal bando e presentata dalla Tundo, che avrebbe dovuto coprire il
rischio della Regione: peccato che la società di assicurazioni
rumena titolare della fideiussione sia fallita. E anche questo
rischio l'avevamo ampiamente denunciato in aula".
ACON/COM/rcm