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SALUTE. MASSOLINO-LIGUORI (PATTO-CIV): MOZIONE SU PROGETTO BURLO DI TS

03.12.2023
14:33
(ACON) Trieste, 3 dic - "Una moratoria sull'esecuzione dell'attuale progetto per ridiscuterlo in maniera integrale e approfondita, con tempi certi e brevi e garantendo l'ascolto della cittadinanza, soprattutto dei portatori di interesse e del personale sanitario e medico, mentre si portano avanti gli altri interventi compresi nel progetto per la riqualificazione dell'ospedale di Cattinara, a Trieste".

Questa la richiesta principale della mozione presentata all'Assemblea legislativa dalle consigliere regionali Giulia Massolino e Simona Liguori, del Gruppo consiliare Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, riassumendo "le istanze di operatrici e operatori - fanno sapere in una nota le due esponenti di Opposizione - raccolte da Adesso Trieste nel suo percorso di ascolto, oltre a quelle del comitato Salviamo il Burlo e la Pineta di Cattinara, a cui AT aderisce".

"Il progetto di trasferimento del Burlo - spiega la Massolino - è vecchio e inadeguato: non risponde alle necessità dell'ospedale materno-infantile. Siamo preoccupate per le sorti del Burlo, la cui autonomia ed efficienza deve essere garantita, per non rischiare di perdere la qualifica Irccs. Nel nuovo progetto, da sviluppare con un percorso di ascolto del personale medico e sanitario, devono esserci adeguati spazi per pazienti, sia adulte che minori, senza promiscuità o accorpamenti con l'ospedale per adulti, aumentando i posti letto e mantenendo il pronto soccorso infantile e ostetrico".

"Se verrà confermata l'ipotesi di trasferimento - così ancora la consigliera -, chiediamo alla Regione di mantenere nella struttura di via dell'Istria tutte le funzioni del Burlo che non è necessario e utile spostare a Cattinara, scongiurando l'attuazione del Piano regolatore attualmente vigente che prefigura un nuovo centro commerciale nello stile del complesso dell'ex Maddalena. Allo stesso tempo, chiediamo di trovare soluzioni alternative all'abbattimento della pineta per la costruzione del parcheggio, anche sviluppando un piano per il mobility management del personale e delle e dei pazienti, per ridurre l'utilizzo dell'auto privata per ogni spostamento ove non sia strettamente necessario".

"Infine - conclude l'esponente del Patto-Civica Fvg -, invitiamo a valutare l'opportunità di includere nel nome dell'istituto di cura, così come nelle comunicazioni relative alle sue attività, la cura delle donne oltre che di madri e minori". ACON/COM/rcm



  • Giulia Massolino, Marco Putto e Simona Liguori (Patto-Civica Fvg)
    Giulia Massolino, Marco Putto e Simona Liguori (Patto-Civica Fvg)