SALUTE. CAPOZZI (M5S): CONSULTORI IN III COMM, CDX SCEGLIE CHI AUDIRE
(ACON) Trieste, 6 dic - "Siamo usciti per protestare contro la
decisione dell'Ufficio di presidenza della III Commissione
permanente, che ha deciso di non audire i soggetti indicati nella
richiesta della consigliera Massolino, che abbiamo sottoscritto".
Motiva così, in una nota, la consigliera regionale Rosaria
Capozzi (M5S), l'abbandono dei lavori della III Commissione
permanente.
"La formula dell'assessore Riccardi - spiega la pentastellata -
secondo il quale meno consultori corrisponderebbero a più
servizi, non può convincerci. La preoccupazione è alta, in un
momento in cui c'è un progressivo impoverimento dei servizi
offerti e aumentano i disagi per lo stato in cui soffre la sanità
in regione, testimoniato anche dallo sciopero dei medici di ieri
o dalla recentissima chiusura del punto nascita di San Vito al
Tagliamento. Così come continua la privatizzazione di interi
comparti pubblici che sta depauperando la nostra sanità pubblica.
Ecco perchè pensare di dimezzare i consultori familiari di
Trieste, soprattutto a fronte della legge del '96 che ne prevede
almeno uno ogni 20 mila abitanti, non può che vederci fermamente
contrari".
"Il tutto - continua l'esponente di Opposizione - viene discusso
nello stesso giorno in cui la III Commissione affronta la
questione della violenza contro le donne, considerando che i
consultori rappresentano un importante presidio per contrastarla.
Come donna, prima ancora che come persona politicamente
impegnata, sono contraria a questa operazione perché parliamo di
servizi importanti soprattutto per il supporto offerto alle donne
vittime di violenza o in ambito ginecologico per
l'accompagnamento all'allattamento e al parto, oltre che per i
servizi offerti a famiglie separate e persone con importanti
problemi psicologici. Per questo ci schieriamo anche oggi con chi
vuole contrastare l'ennesimo taglio di servizi pubblici
obbligando i cittadini ad affidarsi a strutture private, dove
sempre più spesso lavorano ex dipendenti delle aziende regionali".
Sul tema è intervenuta anche la consigliera comunale del M5S di
Trieste, Alessandra Richetti, che ha voluto evidenziare come "i
consultori, servizi già scarsamente finanziati per la carenza di
personale e di numero inadeguato per la legge italiana, subiranno
ulteriori tagli che colpiranno le neomamme lasciate sempre più
sole e gli adolescenti, con minori occasioni di prevenzione e di
educazione sessuale, e le donne di ogni età. È un modo di far
politica sempre più lontano dalla gente".
ACON/COM/li