VIOLENZA DONNE. CELOTTI (PD): NECESSARIO POTENZIARE RETI OPERATIVE
(ACON) Trieste, 6 dic - "Il contrasto alla violenza sulle donne
deve poggiare su una solida base che faccia leva su reti
operative e sinergie tra servizi sociali, centri di ascolto,
servizi sanitari di primo accesso, i medici di base e centri
antiviolenza e forze dell'ordine, affinché sia efficace e veloce
la presa in carico delle vittime di violenza".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Manuela Celotti
(Pd) a margine della seduta odierna della III Commissione,
riunita per esprimere un parere sulla deliberazione di Giunta
relativa al regolamento sull'accreditamento e la vigilanza dei
centri antiviolenza.
"Per garantire una reale presa in carico - continua la Celotti -
vanno costruiti e resi strutturali percorsi territoriali per
rinforzare le reti, condividere un linguaggio comune, diffondere
la conoscenza delle procedure di segnalazione e attivazione dei
servizi di tutela. Sono certamente positivi i finanziamenti dei
servizi antiviolenza, sia di sportello che di accoglienza, ma
adesso bisogna anche lavorare al potenziamento della fase di
emersione, a partire dalla questione, fondamentale, della
formazione, che richiede protocolli con le forze dell'ordine e
con la magistratura per avviare corsi che valorizzino le ormai
consolidate competenze presenti a livello regionale".
"La formazione va estesa anche al personale sanitario, alle
assistenti sociali, alle amministratrici e agli amministratori
locali, che sempre più spesso - sottolinea la dem - vengono
individuati come punti di riferimento cui chiedere consigli e
aiuto dalle donne in difficoltà. Quindi è necessario aumentare i
fondi regionali stanziati per la formazione".
Secondo la consigliera "diventa fondamentale anche il ruolo dei
consultori sia per quanto riguarda la funzione di sostegno
psicologico ai giovani, sia verso i percorsi di educazione a una
sessualità consapevole e al rispetto che dovrebbero essere
potenziati nelle scuole, ma anche per il supporto alle vittime
prese in carico dalla rete antiviolenza".
"È auspicabile - conclude la Celotti - che le buone prassi del
progetto Sunrise attivo nel territorio friulano vengano estese
anche alle altre aree, a valere su una regia regionale che passa
dall'istituzione dell'organismo tecnico scientifico previsto
dalla norma del 2021".
ACON/COM/rcm