MONTAGNA. PELLEGRINO (AVS): PATRIMONIO IMMENSO, EVITARE DEPAUPERAMENTO
(ACON) Trieste, 11 dic - "Le montagne sono un immenso
patrimonio naturale di cui dovremmo fare tesoro. Ospitano il 15%
della popolazione mondiale e circa la metà della biodiversità
mondiale. Forniscono acqua dolce a quasi la metà dell'umanità,
contribuendo a sostenere l'agricoltura e a fornire energia
pulita. Le montagne sono minacciate dal cambiamento climatico, ma
anche dallo sfruttamento eccessivo e dalla contaminazione, azioni
che rimandano direttamente alle attività umane".
Così in una nota la consigliera regionale Serena
Pellegrino(Alleanza Verdi e Sinistra), a margine del convegno
organizzato da Legambiente Fvg dal titolo Montagne del Friuli: la
bellezza violata! Basta infrastrutture in alta montagna, in
occasione della Giornata internazionale della montagna.
Designata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2003,
la Giornata si celebra l'11 dicembre con numerosi eventi
finalizzati a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza
dello sviluppo sostenibile e della preservazione dei territori
montani intesi anche come sistemi economici, sociali, culturali e
identitari unici da cogliere come punto di partenza per ripensare
ad un modello globale che consideri tutte le interconnessioni.
"Va sempre ricordato - prosegue Pellegrino, che è anche
vicepresidente della IV Commissione - come le montagne svolgano
un ruolo fondamentale sia per l'equilibrio della biodiversità sia
per quello ambientale. Gli alberi delle foreste montane assorbono
l'anidride carbonica dall'atmosfera e contribuiscono a mitigare
il cambiamento climatico mentre i ghiacciai, veri osservati
speciali, forniscono acqua potabile e irrigazione non solo per le
popolazioni montane, ma soprattutto per tutte quelle che vivono a
valle".
"Un ultimo appunto - sottolinea la consigliera -: il 35% del
territorio italiano è di natura montuosa: non si può più rimanere
inermi a guardare il depauperamento di un patrimonio prioritario
per la tenuta ecosistemica, ovvero anche per la nostra
sopravvivenza".
Pellegrino conclude con un'esortazione: "Se l'uomo nega alla
montagna libertà di azione, la montagna, più prima che poi, si
riprende questa libertà e a farne le spese siamo solo noi, poveri
umani".
ACON/COM/mt