BILANCIO. BASSO (FDI): NADEFR, VISIONE STRATEGICA PER BENE CITTADINI
(ACON) Trieste, 12 dic - "All'interno della Nadefr vi sono
innumerevoli idee e progetti che l'Amministrazione regionale,
toccando tutti i settori del vivere quotidiano, intende porre in
essere per concretizzare il bene delle cittadine e dei cittadini
del Friuli Venezia Giulia. Visti i sostanziosi contenuti
espressi, perciò, confido nella condivisione più ampia da parte
dell'Aula".
Lo ha scritto nella sua relazione - riassunta questa mattina
all'Aula - il relatore per la Maggioranza della Nota di
aggiornamento al documento di Economia e Finanza regionale 2024
(Nadefr), Alessandro Basso (FdI), aggiungendo tuttavia in presa
diretta che "le attività svolte in Commissione e i lavori che
hanno accompagnato la redazione di un documento certamente
tecnico, ma anche di grande strategia politica, evidenziano la
grande coerenza che si può registrare all'interno della
Maggioranza Fedriga nell'ambito del Centrodestra, rispetto le
linee di azione che poi, effettivamente e coerentemente, sono
state applicate sul testo per un'ampia visione complessiva che
indica un buon lavoro, base fondante della nostra azione politica
e politico-territoriale amministrativa".
Basso, che è anche presidente della I Commissione consiliare, ha
anche aggiunto che "la Nadefr, oltre a farci entrare nel vivo dei
provvedimenti della Legge di Bilancio, ci permette di presentare
un'analisi più dettagliata degli scenari macroeconomici
tendenziali e programmatici regionali, in quanto vi è una
maggiore disponibilità di dati e informazioni sull'andamento
della congiuntura economica e della finanza pubblica, rispetto a
quanto enunciato mediante il Documento di Economia e Finanza
regionale (Defr)".
"Terminate le premesse di metodo - questo un altro passaggio
evidenziato nella relazione - ci addentriamo nell'analisi del
testo, iniziando dallo scenario internazionale e nazionale per
poi passare, infine, all'analisi del livello che ci riguarda più
da vicino: ovvero, quello regionale. Dopo un 2022 importante
sotto tanti punti di vista, chiuso con una crescita del Pil a
valori reali del 4,0% con l'economia riattestatasi su livelli
pre-crisi, l'anno corrente vede una flessione dell'economia che
si stabilisce, comunque, a valori superiori rispetto alla media
italiana, confermando le previsioni del Defr. Nelle previsioni di
ottobre di Prometeia il nostro Pil è infatti previsto in crescita
del +0,8% (rispetto al +1,1% di maggio) a fronte di una media
nazionale del +0,7%".
"Gli investimenti, dopo anni di forte espansione, si contrarranno
per un naturale effetto rimbalzo, oltre che per la chiusura del
bonus 110%. Sulle previsioni relative ai consumi delle famiglie,
attesi comunque in incremento, continuano a gravare le
prospettive dell'inflazione - ha specificato l'esponente di
Fratelli d'Italia - anche se per il 2024 e il 2025, grazie al
recupero dei redditi, le prospettive sono più favorevoli. Nel
biennio sarà il settore terziario a trainare l'economia e la
congettura economica generale permetterà di mantenere
l'occupazione su livelli molto elevati, continuando la crescita.
La disoccupazione, pertanto, calerà attestandosi al 4,7%, a
fronte di un valore medio nazionale del 7,7%".
"Nell'introdurre il ciclo della pianificazione strategica - ha
quindi proseguito - voglio ricordare come quest'ultima trovi
fondamento nel Piano strategico 2023-28, nel quale scorgiamo i
principi e gli obiettivi da perseguire nel corso del quinquennio,
collegando il mandato politico alla struttura amministrativa.
Sono poi il Defr e la Nadefr a definire la programmazione annuale
con ottica triennale per missioni di spesa e struttura
direzionale".
Basso si è infine concentrato sui singoli contenuti delle 19
Missioni previste dal documento, ricordando che "la Nadefr si
chiude con il quadro delle entrate e delle spese del bilancio
regionale. Per le prime viene spiegato come gli introiti di
natura corrispondano a quelle maggioritarie e come, all'interno
di esse, la componente delle entrate relative ai tributi devoluti
rappresenti all'incirca l'85% del totale. L'andamento degli
introiti tributari - ha concluso il meloniano - è chiaramente
influenzato dall'andamento dell'economia e da eventuali
interventi normativi che innovano la disciplina delle singole
imposte, anche solo sospendendo o posticipando le scadenze".
ACON/DB-fc