BILANCIO. HONSELL (MISTO)-CARLI(PD): NADEFR SENZA IDEE E AZIONI DECISE
(ACON) Trieste, 12 dic - Un documento programmatico e
strategico che, per le Opposizioni, affronta i temi in modo
troppo generico senza riportare azioni decise per risolvere i
problemi, rimanendo un testo, "algido e piatto". I consiglieri
Andrea Carli (Pd) e Furio Honsell (Open/Misto) , nelle loro
relazioni, non risparmiano critiche alla Nota di aggiornamento al
Documento di economia e finanza regionale 2024.
Trattando la sanità i problemi principali restano le liste
d'attesa ("Non viene proposta alcuna strategia per risolverlo" ha
affermato Honsell, Carli ha segnalato che "non ci sono
riferimenti all'attuale crisi dl sistema sanitario regionale") e
la mancanza di personale. "Bisognava - secondo il dem - dare
risalto alla declinazione di possibili azioni da intraprendere
per cercare di riportare personale nel pubblico e per incentivare
i professionisti ad occupare i posti di Mmg rimasti vacanti";
"pare non esserci - per il consigliere di Open - né la
consapevolezza della gravissima carenza di personale e di
servizi, né l'attenzione per il clima aziendale che si è andato a
formare, che spinge un numero sempre maggiore di lavoratori
all'autolicenziamento".
L'insoddisfazione riguarda poi gli enti locali. Honsell ha
sottolineato che "si menziona in modo cursorio un rafforzamento
delle capacità amministrative degli Enti attraverso il rinnovo
del Ccrl, senza specificare come si realizzerà, né con quali
obiettivi misurabili", Carli ha evidenziato invece che non c'è
"una parola sul fatto che i Comuni sono sempre meno in grado di
fornire risposte alle comunità in termini di servizi ed
investimenti, data la grandissima difficoltà nelle assunzioni;
non una parola sul fatto che ogni anno di più i Comuni stanno
accumulando sempre maggiori risorse non spese".
Toccando il tema ambiente, per il rappresentante del Gruppo Misto
"si parla di strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, ma
il documento del febbraio 2023 è privo di qualsiasi contenuto
concreto e stringente. Si parla di tutela e valorizzazione delle
risorse idriche e di invarianza idraulica. Ma proprio su questi
temi abbiamo registrato la mancanza di una conoscenza e di una
strategia condivisa, a livello dei vari enti pubblici regionali,
sul bilancio idrico relativamente al Tagliamento e agli
approvvigionamenti degli acquedotti civili e dei canali irrigui
presenti nel suo bacino idrografico". Anche Carli avrebbe voluto
"qualche riferimento più esplicito alla strategia per la gestione
della risorsa acqua in relazione alle attività produttive".
Carli, invece, rispetto a istruzione e diritto allo studio si è
detto perplesso per la mancanza di qualsiasi riferimento "ad un
pensiero strategico legato al dimensionamento scolastico: la
sensazione è ci si ritroverà anche in futuro a subìre scelte
operate all'ultimo momento".
In generale il consigliere Pd dà un giudizio negativo sul
documento. "Le inserzioni pubblicitarie e le campagne di
promozione a cui la Giunta ci ha abituato ingrassano i media ma
non cambiano la vita alle persone - ha affermato -. Occorre un
ripensamento generale della strategia regionale senza il quale
continueremo a ritrovarci a discutere dei soliti problemi senza
trovare soluzione e rinviando al futuro scomode decisioni. Anche
questa volta non si è colta l'occasione per aprire un confronto
con le componenti più significative della comunità regionale,
siano imprenditoriali o del mondo del lavoro, della ricerca.
Forse la Giunta e la Maggioranza - ha concluso Carli - hanno a
disposizione troppe risorse e non sanno come impiegarle".
Il voto contrario del Misto è spiegato anche dai numeri. "In Fvg
la percentuale di persone che rinuncia alle cure è del 7,7%,
superiore alla media nazionale - ha commentato Honsell -. È un
indicatore che dovrebbe togliere il sonno all'assessore alla
Salute o perlomeno farlo riflettere". Numeri assoluti "ancora più
preoccupanti" riguardano le famiglie in povertà assoluta e quelle
a rischio di povertà: "Nel Nadefr - ha insistito il consigliere -
i dati sono riportati solo per enfatizzare tronfiamente che sono
inferiori alla media nazionale, ma stiamo parlando di 59.102
cittadini nel primo caso e di 151.302 nel secondo caso". Infine,
l'inflazione, che "incide sulle classi meno agiate" e il cui peso
"non sembra adeguatamente affrontato".
ACON/MT-fc