BILANCIO. CELOTTI (PD): MANCANO RISPOSTE CONCRETE SUL FUTURO DEL FVG
(ACON) Trieste, 12 dic - "A fronte di una situazione di
criticità generalizzata che sta colpendo anche il Fvg, ci saremmo
aspettati che il bilancio più ricco della storia della Regione
avrebbe dato risposte concrete su temi cruciali per il futuro
della comunità regionale, come la denatalità, le situazioni di
povertà, la salute e gli enti locali".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Manuela Celotti
(Partito democratico) intervenuta nel dibattito in Aula sulla
legge di Stabilità 2024.
"Tra le pieghe del bilancio - denuncia la rappresentante dem -
non si vedono le strategie per contrastare la denatalità e
l'invecchiamento della popolazione. Quello sulla denatalità è uno
dei primi problemi da affrontare, con politiche coraggiose e
strutturali di supporto alla famiglia, che puntino nel contempo
ad abbattere le differenze di genere, a sostenere il lavoro
femminile, a dare risposte al tessuto economico, a riequilibrare
le differenze sociali, e che riprendano ad attivare e garantire
servizi, quanto più possibile universalistici e gratuiti, invece
di erogare bonus e voucher, che funzionano elettoralmente, ma che
alla fine non modificano i comportamenti delle famiglie".
Tra le proposte del Pd, continua Celotti "c'è l'aumento dei posti
negli asili nido e la graduale sostituzione delle misure di
abbattimento delle rette con l'offerta di un servizio gratuito,
al pari delle scuole dell'infanzia. E necessario inoltre agire
per un riequilibrio sociale affrontando le situazioni di povertà.
Le famiglie non sono tutte uguali e crediamo che sia necessario
potenziare le misure come la dote famiglia o la dote scuola a
favore dei nuclei con redditi bassi. Il Fvg dovrebbe usare la sua
Specialità cercando di garantire dei Leps regionali a tutela
delle famiglie più fragili, ad esempio esentando o riducendo il
costo dei servizi scolastici".
E ancora, secondo la consigliera, "non è più rinviabile un
ragionamento serio e senza ideologia sui temi dell'immigrazione,
rifinanziando le misure di integrazione e togliendo i limiti di
residenza per l'accesso alle misure sociali, che sono antistorici
e assurdi, in relazione alla situazione attuale".
Nel comparto socio sanitario, prosegue Celotti, "nella situazione
di estrema difficoltà del sistema sanitario pubblico abbiamo
concentrato la nostra attenzione anche sui consultori, che vanno
rilanciati sia per l'azione che possono svolgere nei confronti
dei giovani, anche in termini educativi in relazione con le
scuole, sia a sostegno delle donne, anche in termini di sostegno
psicologico e di emersione dei casi violenza".
Infine, sottolinea la consigliera dem, "resta senza risposte la
grave situazione in cui versano i Comuni, a partire dalla carenza
di personale, a tal punto da non riuscire a spendere i
trasferimenti regionali per le opere pubbliche, come evidenziato
anche dalla Corte dei conti. Chiediamo da tempo un ragionamento
sugli enti locali: le soluzioni non possono essere gli enti di
area vasta che ha in mente questa Giunta, sono enti di area più
circoscritta e si chiamano comunità, volontarie e non".
Celotti insiste: "Non è possibile continuare ad alzare le mani
dicendo che non si trova personale, questo lo sappiamo, ma una
Regione a Statuto speciale quale siamo non può prescindere dal
cercare di trovare delle soluzione, partendo da un dato di
realtà: serve un investimento su modelli organizzativi nuovi, e
serve una nuova politica del personale, urgente, che valorizzi le
competenze presenti nella pubblica amministrazione anche a
vantaggio dei Comuni che ne sono carenti".
ACON/COM/mt