BILANCIO. DISCUSSIONE: MASSOLINO, MENTIL, NOVELLI, POZZO E PISANI
(ACON) Trieste, 12 dic - "Siamo alle prese con un inverno non
solo stagionale, ma dell'umanità! La cosa che più caratterizza il
nostro tempo è l'accelerazione dei cambiamenti e sopravvivrà solo
chi saprà costruire in fretta scenari di futuro e sviluppare
strategie robuste. Noi, in quanto rappresentanti della Regione,
dovremmo percepire l'urgenza di agire in questo modo".
Questo il concetto espresso da Giulia Massolino (Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg), che ha proseguito la serie degli
interventi dei consiglieri regionali nel corso della discussione
generale unica sugli strumenti della manovra di bilancio 2024.
"Sviluppo e crescita non potranno più essere come li abbiamo
sempre concepiti. Quindi, il principio - ha proseguito Massolino,
riferendosi alla corposità delle poste stanziate - dovrebbe
indicare che non sempre spendere di più vuol dire spendere
meglio. Dovremmo consumare meno e meglio in ogni ambito, alzando
il tenore di vita attraverso scelte etiche, mettendo al centro il
benessere delle persone e una convivenza gentile con l'ambiente
da cui dipendiamo".
Critica anche sul tema della mobilità e sulle spese legate al
Parco del mare, Massolino ha quindi rimarcato "l'inutilità dei
rimborsi a pioggia per i danni da eventi climatici estremi, senza
lavorare al tempo stesso su piani di adattamento e mitigazione.
Infine, non possiamo ignorare la tragedia umanitaria che si sta
consumando a pochi passi da noi nel silos di Trieste, dove
persone stazionano in condizioni disumane: abbiamo proposto un
finanziamento eccezionale per una risposta immediata".
Il dem Massimo Mentil, subito dopo, ha esordito ponendo un
quesito: "L'entità delle disponibilità finanziarie sarà
direttamente proporzionale alla soluzione delle criticità con
risposte adeguate attraverso risultati concreti? Ci troviamo
davanti a un grande puzzle con tante tessere di una grandezza mai
vista da mettere al loro posto per giungere a un risultato di
sistema".
"Centinaia di milioni di euro in più rispetto il 2023 - ha
aggiunto l'esponente del Pd - ci permettono infatti di
intervenire su tutti i settori. Individuo, però, una mancanza di
strategie nel comparto delle attività produttive con risorse
concesse a destra e a manca, ma senza una visione d'insieme. Si
fatica a vedere la soluzione dei problemi anche in sanità: ho
presentato tre interrogazioni sulla montagna, ma non si vede un
indirizzo politico in grado di dare risposte. Idem per Enti
locali, ambiente (un esempio è il lago di Cavazzo) e
infrastrutture (come per il collegamento tra il Comune di Paluzza
e l'Austria). Pertanto, è opportuno operare tutti insieme - ha
concluso - per il bene del territorio montano".
Il forzista Roberto Novelli, dal canto suo, ha fatto riferimento
alle parole di una rappresentante delle Opposizioni "che è
riuscita a dipingere in modo catastrofico e depressivo questa
finanziaria. Da altri suoi colleghi, pur tra legittime critiche,
ho invece riscontrato equilibrio. Parliamo comunque di una legge
con tante risorse ben distribuite che tracciano la visione di
un'Amministrazione regionale brava a declinarle con raziocinio e
prospettiva, garantendo continuità alle politiche di spesa,
aumentando le poste per i settori che hanno patito gli aumenti
dei costi in modo ragionato e prospettico, sostenendo gli
investimenti".
"Emergono così i segnali di salute - ha precisato Novelli - di
una Regione che prosegue nel suo percorso di crescita, anche nel
supporto ai nuclei familiari e di contrasto alla denatalità,
fenomeno ormai strutturale visto in modo oculato e attento. A
Monfalcone i numeri parrebbero fotografare un'inversione di
tendenza ma, in realtà, si profila il rischio non sottovalutabile
che, in prospettiva, avvenga un processo di sostituzione etnica:
non solo di persone, ma di cultura, religione e approccio. Il
tema di base è quello del rispetto reciproco, pur essendo
inclusivi e accoglienti, ma non autolesionisti".
Nuovamente in casa Partito democratico, Massimiliano Pozzo ha
sottolineato che "una domanda che la classe politica deve porsi,
se vuole dimostrarsi anche classe dirigente, è se la regione sia
in crescita oppure se emerga un percorso di impoverimento.
Indipendentemente dagli schieramenti. Il mio vuole essere un
intervento costruttivo, ma evidenzio al tempo stesso scenari di
preoccupazione: dalle imprese all'ambiente, dove abbiamo
depositato un emendamento per aggiungere risorse ai 150 milioni
di euro legati all'emergenza maltempo, auspicando anticipi e un
fondo per l'apertura di polizze specifiche".
Oltre all'attenzione per la manutenzione dei fiumi (e del
Tagliamento in particolare), Pozzo ha indicato "tre settori che
devono richiamare la nostra specialità, da esercitare in pieno:
la sanità, i Comuni che hanno una solidità solo formale e la
scuola, oggetto di dimensionamento. Sono preoccupato anche per la
demografia e l'emigrazione giovanile che impatterà su fiscalità e
welfare".
Marko Pisani (Ssk) ha infine dato atto che "a una prima lettura
del documento e delle proposte a esso legate, potremmo anche
valutarlo positivo. Noi che abbiamo gestito i Comuni quando era
in vigore il patto di Stabilità e venivano centellinate tutte le
monetine, vorremmo essere nei panni di questi assessori.
Tuttavia, dopo un'analisi più attenta, le cose non stanno proprio
così, perché emergono mancanze in termini di strategie a lungo
termine e di coraggio".
Anche Pisani ha evidenziato la sua preoccupazione per la
denatalità e per "la carenza di forza lavoro con fuga dei giovani
verso l'estero. Presenterò un emendamento che legherà i due
aspetti, al fine di riuscire a trattenerli sul territorio. I
migranti stanno forse modificando la nostra società, ma il
problema siamo noi e non loro, visto che non ne garantiamo
l'inserimento. Per onestà intellettuale, devo ammettere che i
documenti sotto esame hanno anche aspetti positivi e mi auguro
sinceramente - ha concluso - che le istanze che presenteremo
possano migliorarli a vantaggio dell'intera comunità regionale".
3 - segue
ACON/DB-fc