BILANCIO. DISCUSSIONE: CONFICONI, RUSSO, COSOLINI, CAPOZZI E MORETTI
(ACON) Trieste, 12 dic - Con l'intervento di cinque consiglieri
di Opposizione si è chiusa la prima giornata di Consiglio
regionale dedicata alla manovra di bilancio, sotto la presidenza
di Mauro Bordin. I lavori d'Aula riprenderanno domani mattina
alle 10: si è già iscritta a parlare Lucia Buna (Lega) e dopo di
lei sono previste le repliche dei relatori e della Giunta, a
chiusura della lunga discussione generale.
I consiglieri del Pd hanno monopolizzato la parte finale del
dibattito, con una serie di interventi molto critici nei
confronti dei tre ddl finanziari. Nicola Conficoni è convinto che
"il bilancio più ricco di sempre non dia risposte ambiziose e
adeguate. Con 600 milioni in più - ha detto l'esponente dem - si
poteva abbassare l'addizionale Irpef e si potevano mettere gli
enti locali in condizione di spendere le risorse, ma così non è
stato. Manca un disegno organico e si ricorre solo a misure-spot,
spesso mutuate da vecchie proposte dei consiglieri di minoranza".
"Nella sanità - ha aggiunto Conficoni - stiamo andando nella
direzione sbagliata, come fotografano gli ultimi report: la
spinta verso il privato alimenta la fuga del personale e
indebolisce il servizio pubblico". Anche il contesto nazionale e
internazionale, secondo il consigliere, "non è privo di
ripercussioni per il Fvg: l'aumento dell'inflazione, ad esempio,
ha ridotto il potere di acquisto del ceto medio".
Un tema ripreso dal collega di partito Francesco Russo. "Siamo di
fronte a una Giunta che sembra l'orchestrina del Titanic,
dimenticando che anche il piccolo Fvg vive dentro un contesto
nazionale e internazionale che va in tutt'altra direzione. In
questa finanziaria - ha scandito l'esponente dem - non ci sono
gli ultimi, le tante persone che non possono permettersi di
curarsi e che spesso trattiamo soltanto come numeri. E non ci
sono neppure i giovani". Dura la valutazione anche sulla gestione
del fenomeno dell'immigrazione: "Sono fallite le politiche di
sicurezza e decoro delle nostre città, il caso del Silos a
Trieste lo dimostra: telecamere e slogan non servono, c'è bisogno
di integrare con politiche di accoglienza, ma voi del
Centrodestra su questo non ascoltate neanche Confindustria. I
migranti - ha insistito Russo - vanno messi a fare corsi di
formazione e di lingua, e non c'è alternativa a questo, neanche
se ci mettiamo tutti a fare 4 figli come il sottoscritto". Un
appunto anche alle scelte di ripristino delle coste danneggiate
dal maltempo: "I 6,4 milioni per la riviera triestina sono
destinati a ricreare quel che c'era prima, senza preoccuparsi di
rimettere in sesto i frangiflutti: state lavorando senza visione
del futuro e capacità di programmazione".
Roberto Cosolini (Pd) si è invece soffermato in particolare sui
temi della Salute, ribadendo "la volontà di dialogare" ma
chiedendo "il rispetto di alcune condizioni". La prima è
"riacquistare la voglia e la pazienza di ascoltare chi ci lavora,
nel sistema sanitario regionale, quando invece mi sembra che
assessore e manager non abbiano questo atteggiamento". La seconda
condizione è "mettersi d'accordo sui numeri: voi dite che il
bilancio assegnato alle aziende sanitarie è esaustivo, ma io vedo
che diamo loro 147 milioni in più quando nel corso del 2023 la
spesa finale è stata di 313 milioni in più. E dunque mancano 166
milioni per mantenere i numeri del 2023, anche senza tener conto
dell'inflazione e di altri fattori". Per questo il Pd ha proposto
un emendamento che "con 150 milioni porta alla semplice tenuta
del bilancio delle aziende sanitarie, oltre a un piano
straordinario per recuperare gli interventi chirurgici nelle
strutture pubbliche. Difendo e difenderò sempre il fatto - ha
concluso con energia Cosolini - che la gente possa curarsi nei
nostri ospedali".
Molti gli emendamenti preannunciati anche dal M5S, con la
consigliera Rosaria Capozzi che propone "una sanità di
prossimità, con la possibilità per le ostetriche di andare dalle
mamme dopo il parto, e con il rafforzamento dei servizi
domiciliari per la prima infanzia". L'esponente pentastellata
chiederà anche maggiori risorse per Banco alimentare e Banco
farmaceutico, a tutela delle fasce più deboli, e l'aumento di un
punto di Irap per gli istituti di credito e le società erogatrici
di servizi come gas e luce. Capozzi ha affrontato in aula anche
il tema dei vitalizi degli ex consiglieri regionali, contestando
"l'aumento del budget, di circa 230mila euro, dovuto
all'adeguamento di quegli assegni all'inflazione: una misura che
corrisponde a un aumento del 6% degli assegni mensili e
porterebbe alcuni di essi a superare la soglia dei 7600 euro, il
20 per cento in più rispetto alle indennità dei consiglieri in
carica". Un provvedimento che il M5S ritiene ingiusto, invocando
"rispetto per i cittadini che hanno beneficiato solo di aumenti
irrisori legati all'inflazione".
Nell'ultimo intervento della giornata il capogruppo del Pd, Diego
Moretti, ha invocato risposte dalla Maggioranza su alcuni temi
strategici come "la velocizzazione della linea ferroviaria
Trieste-Venezia e la definizione delle fermate dei treni veloci,
evitando 4 soste nel giro di 10 chilometri che rallentano di 8
minuti il viaggio e con esso la competitività del territorio".
Moretti ha chiesto di "parlare anche del polo autostradale del
Nordest e del Confidi a livello triveneto", prima di ribadire le
critiche alla Maggioranza sulle politiche migratorie ("A
Monfalcone chi voleva ridurre il numero di immigrati ha
miseramente fallito, perché in 6 anni sono aumentati del 30-35%")
e sulla formazione dei lavoratori stranieri. Critiche anche alla
gestione delle Commissioni: "In Terza si continua a non dare
corso alle audizioni, presidente Bordin intervenga lei".
4 - fine
ACON/FA-fc