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BILANCIO. DISCUSSIONE: CONFICONI, RUSSO, COSOLINI, CAPOZZI E MORETTI

12.12.2023
19:17
(ACON) Trieste, 12 dic - Con l'intervento di cinque consiglieri di Opposizione si è chiusa la prima giornata di Consiglio regionale dedicata alla manovra di bilancio, sotto la presidenza di Mauro Bordin. I lavori d'Aula riprenderanno domani mattina alle 10: si è già iscritta a parlare Lucia Buna (Lega) e dopo di lei sono previste le repliche dei relatori e della Giunta, a chiusura della lunga discussione generale.

I consiglieri del Pd hanno monopolizzato la parte finale del dibattito, con una serie di interventi molto critici nei confronti dei tre ddl finanziari. Nicola Conficoni è convinto che "il bilancio più ricco di sempre non dia risposte ambiziose e adeguate. Con 600 milioni in più - ha detto l'esponente dem - si poteva abbassare l'addizionale Irpef e si potevano mettere gli enti locali in condizione di spendere le risorse, ma così non è stato. Manca un disegno organico e si ricorre solo a misure-spot, spesso mutuate da vecchie proposte dei consiglieri di minoranza". "Nella sanità - ha aggiunto Conficoni - stiamo andando nella direzione sbagliata, come fotografano gli ultimi report: la spinta verso il privato alimenta la fuga del personale e indebolisce il servizio pubblico". Anche il contesto nazionale e internazionale, secondo il consigliere, "non è privo di ripercussioni per il Fvg: l'aumento dell'inflazione, ad esempio, ha ridotto il potere di acquisto del ceto medio".

Un tema ripreso dal collega di partito Francesco Russo. "Siamo di fronte a una Giunta che sembra l'orchestrina del Titanic, dimenticando che anche il piccolo Fvg vive dentro un contesto nazionale e internazionale che va in tutt'altra direzione. In questa finanziaria - ha scandito l'esponente dem - non ci sono gli ultimi, le tante persone che non possono permettersi di curarsi e che spesso trattiamo soltanto come numeri. E non ci sono neppure i giovani". Dura la valutazione anche sulla gestione del fenomeno dell'immigrazione: "Sono fallite le politiche di sicurezza e decoro delle nostre città, il caso del Silos a Trieste lo dimostra: telecamere e slogan non servono, c'è bisogno di integrare con politiche di accoglienza, ma voi del Centrodestra su questo non ascoltate neanche Confindustria. I migranti - ha insistito Russo - vanno messi a fare corsi di formazione e di lingua, e non c'è alternativa a questo, neanche se ci mettiamo tutti a fare 4 figli come il sottoscritto". Un appunto anche alle scelte di ripristino delle coste danneggiate dal maltempo: "I 6,4 milioni per la riviera triestina sono destinati a ricreare quel che c'era prima, senza preoccuparsi di rimettere in sesto i frangiflutti: state lavorando senza visione del futuro e capacità di programmazione".

Roberto Cosolini (Pd) si è invece soffermato in particolare sui temi della Salute, ribadendo "la volontà di dialogare" ma chiedendo "il rispetto di alcune condizioni". La prima è "riacquistare la voglia e la pazienza di ascoltare chi ci lavora, nel sistema sanitario regionale, quando invece mi sembra che assessore e manager non abbiano questo atteggiamento". La seconda condizione è "mettersi d'accordo sui numeri: voi dite che il bilancio assegnato alle aziende sanitarie è esaustivo, ma io vedo che diamo loro 147 milioni in più quando nel corso del 2023 la spesa finale è stata di 313 milioni in più. E dunque mancano 166 milioni per mantenere i numeri del 2023, anche senza tener conto dell'inflazione e di altri fattori". Per questo il Pd ha proposto un emendamento che "con 150 milioni porta alla semplice tenuta del bilancio delle aziende sanitarie, oltre a un piano straordinario per recuperare gli interventi chirurgici nelle strutture pubbliche. Difendo e difenderò sempre il fatto - ha concluso con energia Cosolini - che la gente possa curarsi nei nostri ospedali".

Molti gli emendamenti preannunciati anche dal M5S, con la consigliera Rosaria Capozzi che propone "una sanità di prossimità, con la possibilità per le ostetriche di andare dalle mamme dopo il parto, e con il rafforzamento dei servizi domiciliari per la prima infanzia". L'esponente pentastellata chiederà anche maggiori risorse per Banco alimentare e Banco farmaceutico, a tutela delle fasce più deboli, e l'aumento di un punto di Irap per gli istituti di credito e le società erogatrici di servizi come gas e luce. Capozzi ha affrontato in aula anche il tema dei vitalizi degli ex consiglieri regionali, contestando "l'aumento del budget, di circa 230mila euro, dovuto all'adeguamento di quegli assegni all'inflazione: una misura che corrisponde a un aumento del 6% degli assegni mensili e porterebbe alcuni di essi a superare la soglia dei 7600 euro, il 20 per cento in più rispetto alle indennità dei consiglieri in carica". Un provvedimento che il M5S ritiene ingiusto, invocando "rispetto per i cittadini che hanno beneficiato solo di aumenti irrisori legati all'inflazione".

Nell'ultimo intervento della giornata il capogruppo del Pd, Diego Moretti, ha invocato risposte dalla Maggioranza su alcuni temi strategici come "la velocizzazione della linea ferroviaria Trieste-Venezia e la definizione delle fermate dei treni veloci, evitando 4 soste nel giro di 10 chilometri che rallentano di 8 minuti il viaggio e con esso la competitività del territorio". Moretti ha chiesto di "parlare anche del polo autostradale del Nordest e del Confidi a livello triveneto", prima di ribadire le critiche alla Maggioranza sulle politiche migratorie ("A Monfalcone chi voleva ridurre il numero di immigrati ha miseramente fallito, perché in 6 anni sono aumentati del 30-35%") e sulla formazione dei lavoratori stranieri. Critiche anche alla gestione delle Commissioni: "In Terza si continua a non dare corso alle audizioni, presidente Bordin intervenga lei".

4 - fine ACON/FA-fc



  • Nicola Conficoni (Pd)
    Nicola Conficoni (Pd)
  • Francesco Russo (Pd)
    Francesco Russo (Pd)
  • Roberto Cosolini (Pd)
    Roberto Cosolini (Pd)
  • Rosaria Capozzi (M5S)
    Rosaria Capozzi (M5S)
  • Diego Moretti (Pd)
    Diego Moretti (Pd)