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BILANCIO. PELLEGRINO (AVS): MAPPARE EDIFICI PUBBLICI PER CASE STUDENTI

13.12.2023
20:54
(ACON) Trieste, 13 dic - "Abbiamo presentato un emendamento al disegno di legge 9, collegato alla manovra di bilancio, affinchè sia previsto che la Regione provveda alla mappatura gli stabili pubblici inutilizzati o sottoutilizzati sul territorio regionale, partendo dalle aree in prossimità dei poli universitari le cui condizioni strutturali consentano un rapido adattamento a nuove funzioni di residenzialità mirata ad ospitare studentesse e studenti".

Lo fa sapere, in una nota, la consigliera Serena Pellegrino di Alleanza Verdi e Sinistra a margine dei lavori d'Aula sulla manovra di bilancio 2024-26. "Si tratta di una iniziativa - spiega Pellegrino - che riteniamo necessaria per dare soluzione a quello che un cruccio grave degli studenti che scelgano di frequentare corsi di studio fuori dalle proprie sedi di residenza, determinato dal generale caro affitti, dalla difficoltà a trovare posti letto a prezzi calmierati e dalla carenza di offerta residenziale da parte degli enti regionali preposti all'attuazione del diritto allo studio universitario."

"E' una competenza specifica della Regione realizzare gli interventi necessari ad assicurare quelli che la norma nazionale chiama strumenti e servizi per il conseguimento del pieno successo formativo degli studenti nei corsi di istruzione superiore, tra i quali anche, ma non solo, i servizi abitativi e di ristoro. Non si tratta di una scelta politica - prosegue l'esponente di Avs -, di una facoltà riservata agli amministratori che non inorridiscono quando sentono la parola PUBBLICO, ma di un dovere che discende direttamente dalla Costituzione laddove è previsto, agli articoli 3 e 34, che vengano rimossi gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano il diritto all'istruzione superiore in condizioni di uguaglianza e che sia promossa la più ampia partecipazione agli studi universitari". "In realtà la Regione, più precisamente l'Agenzia regionale per il diritto allo studio - così ancora Pellegrino -, avrebbe già dovuto sentirsi in obbligo di effettuare una mappatura di stabili pubblici da riconvertire in case dello studente, così come hanno fatto molti enti regionali e amministrazioni pubbliche italiane in risposta all'indagine realizzata i mesi scorsi dal ministero dell'Università e della Ricerca del governo Meloni, conclusasi con l'adozione di un primo elenco nazionale degli immobili ritenuti idonei da destinare ad alloggi o residenze universitarie. Va detto che in Friuli Venezia Giulia nessun ente pubblico ha partecipato alla rilevazione ministeriale; sono stati inclusi nell'indagine ministeriale soltanto 7 immobili utilizzabili nel nostro territorio regionale, di cui 2 a Trieste, 4 a Udine e 1 a Gorizia, tutti proposti da società private, per un totale di 971 potenziali posti letto sul totale di 67.292 ripartiti in 593 immobili".

"Non metter mano - conclude la consigliera di Centrosinistra - ad una operazione di miglioramento e implementazione delle risorse abitative pubbliche per gli universitari sarebbe una dimostrazione di ottusità politica che va ben oltre la tutela degli interessi dei proprietari di immobili in affitto nelle città sedi universitarie. E ciò in quanto sappiamo bene quanti sono, e in che condizioni sono, gli immobili di proprietà pubblica inutilizzati: destinarli a case dello studente, infatti, rientra nella progettualità della rigenerazione urbana e assicura garanzie ai fini della riqualificazione energetica e della sicurezza". ACON/COM/rcm



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)