FINE VITA. BULLIAN (PAT-CIV): PROSEGUE POLITICA DELLO STRUZZO DEL CDX
(ACON) Trieste, 15 dic - "Non c'è alcuna volontà di intervenire
sul fine vita da parte di questa Maggioranza regionale di
centrodestra, né nel Consiglio regionale, né sollecitando il
Parlamento nazionale. Le obiezioni sulle competenze regionali -
statali sono state solamente un pretesto. Le recenti esternazioni
in questo senso di Fedriga risultano lapidarie, quanto
altrettanto infelici e insensibili verso chi soffre e chiede un
fine vita dignitoso".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Enrico Bullian
(Patto-Civica Fvg) che continua: "In particolare, Fedriga ci
trova in totale disaccordo quando afferma che per il Parlamento
"è una scelta politica quella di non voler legiferare,
condivisibile dal mio punto di vista".
"Permane - sottolinea l'esponente di Opposizione - il tabù nel
centrodestra regionale sul riconoscere la possibilità di
scegliere un fine vita dignitoso per i cittadini con patologie
irreversibili e in condizioni di salute estreme. Si attua la
"politica dello struzzo", ovvero si rinuncia a governare il
processo, lasciando che le nuove richieste arrivino alle aziende
sanitarie, che non avranno indicazioni univoche su come e con
quali tempistiche operare nel rispetto della sentenza della Corte
Costituzionale 242/2019".
"In ogni caso - conclude Bullian - il Consiglio regionale si deve
ancora misurare su altri due strumenti a disposizione (dopo la
bocciatura della mozione di cui ero primo firmatario), ovvero la
legge regionale di iniziativa popolare promossa dall'associazione
Luca Coscioni, forte della sottoscrizione di oltre 8mila
cittadini, e il "Voto alle Camere" di iniziativa del Gruppo
consiliare del Pd e condiviso da tutta l'Opposizione, per
stimolare il Parlamento a legiferare in maniera organica su tutta
la materia del fine vita. La battaglia di civiltà per un fine
vita dignitoso andrà dunque avanti".
ACON/COM/li