BILANCIO. MARTINES (PD): NATALITÀ, LE MISURE FEDRIGA SONO INEFFICACI
(ACON) Trieste, 15 dic - "Di straordinario, nelle misure per la
natalità annunciate da Fedriga, vi è solo l'attenzione mediatica
rivolta dalla stampa con molta superficialità a una scelta che
difficilmente raggiungerà gli obiettivi che si pone. I 18 milioni
in tre anni non solo sono poca cosa di per sé, rispetto a una
manovra di quasi 6 miliardi, ma lo sono ancor meno nella
sostanza, perché andranno a beneficio, in un caso, dei titolari
di Carta famiglia, e nell'altro dei nuovi nuclei famigliari con
Isee inferiore a 35mila euro".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Francesco
Martines (Pd), aggiungendo che "ciò significa che chiediamo di
fare figli e mutui, che la Regione abbatterebbe in misura
crescente con il numero dei figli, a chi ha proprio difficoltà ad
accedere al credito bancario. Non credo che le famiglie dai
redditi bassi, nessun patrimonio e discontinuità lavorativa,
siano incentivate a fare figli che, in prospettiva, non potranno
mantenere. Dalla ricerca effettuata a fine 2021 dall'Osservatorio
nazionale Federconsumatori (Onf) emerge anche che il costo medio
per mantenere un figlio da 0 a 18 anni è di 175.642 euro".
"L'abbattimento di un mutuo per 15 o 30mila euro o un contributo
una tantum per il terzo figlio - spiega l'esponente dem - non
possono incidere sulla scelta di fare figli, oltretutto in un
contesto sociale ed economico come quello attuale di grandissima
incertezza e preoccupazione, anche per le politiche del
Centrodestra nazionale di tagli all'istruzione, alla sanità
pubblica e alle pensioni. Meglio sarebbe stato destinare anche
questi 18 milioni di euro per ampliare la base dei beneficiari
dei servizi Carta Famiglia, Dote Famiglia, abbattimento rette,
ampliamento di pre e post accoglienza scolastica e sostegno ai
figli disabili".
"Se guardiamo al passato - continua Martines - ci accorgiamo che
le diverse politiche di bonus bebè messe in atto non hanno dato
alcun risultato, visti i dati sulla natalità del Friuli Venezia
Giulia dove, in dieci anni, abbiamo perso oltre 2000 nati. Forse,
quindi, sarebbe stato meglio già nella passata legislatura
mettere in atto misure per migliorare i servizi utili alle
famiglie con figli, in maniera tale che oggi, forse, avremmo
avuto qualche risultato positivo. Sarebbe stato preferibile
seguire le scelte fatte dalla Francia che, da oltre 20 anni,
investe sulle strutture e sui servizi necessarie alle famiglie,
anziché puntare sui bonus, i quali certamente danno un immediato
consenso, ma non hanno risolto e non risolveranno il problema
della denatalità".
"Chiedo sin da ora che vi sia un monitoraggio puntuale
dell'accesso alle nuove misure, con un'analisi precisa dei
beneficiari. Anche perché - conclude Martines - stiamo parlando
di una misura che durerà pochi anni e figlia del momento di
vacche grasse dei bilanci regionali, che già nel 2025 subiranno
un ridimensionamento, mentre continuerà a ridursi il potere
d'acquisto degli stipendi e a innalzarsi il divario tra ricchi e
poveri".
ACON/COM/db