BILANCIO. MARTINES (PD): 200MILA EURO IN PIÙ ALLE CITTÀ UNESCO
(ACON) Trieste, 15 dic - "La legge di stabilità 2024 prevede
risorse aggiuntive per le citta Unesco del Friuli Venezia Giulia
già inserite dall'assessore Mario Anzil e incrementate da un
emendamento del consigliere regionale Roberto Novelli di 200mila
euro, che ho ritenuto di sottoscrivere evitando di presentarne
uno io che, probabilmente, non avrebbe avuto un uguale destino.
Avere risorse sicure su base triennale certamente permette alle
realtà interessate una programmazione delle attività di
vivacizzazione e valorizzazione culturale e di alcune opere che
permettono di creare strutture utili ai visitatori, tali da far
conoscere la bellezza dei nostri luoghi".
Il commento è di Francesco Martines, consigliere regionale del Pd
che rende noto di aver "chiesto all'assessore Anzil di inaugurare
una nuova stagione dove non esistono siti Unesco di serie A e di
serie B, nel senso che tutti i siti hanno pari dignità
relativamente alle risorse che vengono assegnate e per i servizi
che vengono creati. In secondo luogo, si intervenga su
PromoTurismoFvg affinchè metta in atto strategie di marketing
complessive che riguardano tutti i siti Unesco e per le quali
serve un rapporto più stretto fra le due Direzioni regionali,
cultura e turismo".
"Ammesso che si possa fare economia pulita con la cultura e con i
prodotti e gli articoli artigianali del territorio - aggiunge
Martines -, allora tutte le azioni che vanno impostate con le
città d'arte e con le città Unesco da PromoTurismoFvg devono
avere un legame diretto con la direzione Cultura, per capire dove
vengono allocate le risorse, come vengono gestite e quali sono le
ricadute in termini di benefici economici per la regione, quando
si tratta di mettere a sistema un gruppo di città d'arte,
cercando di far crescere questo tipo di turismo, che ha
potenzialità di crescita importanti".
"C'è stata fino adesso l'abitudine, in questa regione, di
considerare che il turismo sia praticamente quello legato alle
città balneari e alla montagna, mentre poca attenzione è stata
dedicata al turismo culturale, a quello dei siti e percorsi della
grande guerra, forse perché - riflette il dem - le prime
categorie danno numeri roboanti e attirano in maniera più forte
le pagine dei mas media e quindi convogliano consensi immediati.
Attenzionare finalmente il turismo legato alla cultura, alle
tradizioni, ai prodotti e manufatti artigianali del territorio
vuol dire avere una visione, vuol dire investire sul futuro di
una comunità regionale i cui ritorni in termini economici e di
visibilità saranno più a lungo termine".
ACON/COM/rcm