BILANCIO. PELLEGRINO (AVS): SANITÀ PUBBLICA STROZZATA DA SCELTE GIUNTA
(ACON) Trieste, 15 dic - "Una finanziaria di tale entità non si
era mai discussa in Regione e la parte del leone la farà la
sanità. Ma quale? Non si prevede un impegno che mette al centro
quella pubblica, che viene strozzata, ma un impegno che mette una
grossa posta su quella privata".
Così in una nota la consigliera Serena Pellegrino (Alleanza Verdi
e Sinistra), in merito alla manovra di bilancio 2024 in
discussione in questi giorni a Trieste.
"Gli emendamenti che ho presentato e che sono stati puntualmente
rigettati - spiega la consigliera - avrebbero fornito alla
Maggioranza un fattivo contributo per una sanità regionale che da
troppo tempo sta lasciando indietro le persone più fragili e che
spinge verso una sanità sempre più rivolta al settore privato con
fondi pubblici. È tempo che quello che i cittadini versano nelle
casse della Regione venga ridistribuito alla collettività".
"Ricordiamo quanta propaganda negativa sia stata fatta attorno
alla statalizzazione della sanità pubblica: decentrando avremmo
ottenuto dei servizi migliori e ci saremmo tutti potuti curare
senza sprechi. I risultati - prosegue Pellegrino - sono stati
disastrosi, ma di questo la Maggioranza non se ne è accorta:
maggiori code, chiusura graduale degli ospedali e dei punti
nascita, svuotamento dei distretti sanitari, dei Csm, chiusura
dei consultori, medicalizzazione del comparto sociale, apertura
al convenzionato, immissione dei medici a gettone nei reparti,
pronto soccorso privati, per non parlare della carenza ormai
strutturale dei medici di medicina generale, degli psichiatri,
degli infermieri, degli assistenti sociali".
Ed è su questi temi che la consigliera voleva intervenire "con
azioni - prosegue l'esponente delle Opposizioni - volte a
favorire la prossimità e l'inclusione sociale, ad esempio con la
presenza costante, nelle 24 ore e 7 giorni su 7, dei servizi del
Csm, la presenza diffusa di Consultori familiari pubblici al fine
di garantire la prestazione su tutto il territorio e volta a
favorire i percorsi all'interno della comunità assistita,
promozione di quelle realtà che si prendono cura delle dipendenze
e del mantenimento e potenziamento, invece che dello
smantellamento, di ambiti e distretti, vere sentinelle di una
struttura socio-sanitaria auspicata dalle normative regionali e
nazionali".
"Mi piace infine ricordare - conclude Pellegrino - che fuori
dall'Aula i nostri corregionali si stanno organizzando per dar
man forte a quella voce inascoltata che si alza dai banchi
dell'Opposizione".
ACON/COM/mt