BILANCIO. OK AULA A CALLARI: 165 MLN PER UNA INSIEL PIÙ COMPETITIVA
(ACON) Trieste, 16 dic - "Intendo trasformare Insiel da società
di servizi a braccio armato della Regione per la
digitalizzazione: ora dovrà fare prodotti non solo utili, ma
anche competitivi sul mercato. Sto salvando Insiel rendendolo un
partner fondamentale della Regione".
Così il responsabile giuntale dei settori patrimonio, demanio,
servizi generali e sistemi informativi, Sebastiano Callari,
all'Aula impegnata nell'approvazione degli articoli,
rispettivamente, 9 del disegno di legge collegato alla manovra di
bilancio e 10 della Stabilità per risorse che si aggirano sui 140
milioni di euro per il 2024. Il voto è poi stato favorevole del
Centrodestra e astensione delle Opposizioni, ma con il no di
Furio Honsell (Open Fvg) e Serena Pellegrino (Avs).
Le novità principali al testo base illustrate dall'assessore e
contenute in un suo emendamento, infatti, riguardano il sistema
informativo integrato regionale e, in particolare, il fatto che
la Regione diventa proprietaria dei software sviluppati dalla
società di informatica in house Insiel e ne sosterrà annualmente
le spese di funzionamento con un importo di 165 mln per il
triennio 2024-26 (55 mln per ogni anno). Inoltre, date le
specificità della materia sanitaria affidata a Insiel, la società
dovrà creare una struttura specifica, dotata di autonomia
organizzativa e gestionale, con un dirigente dedicato.
L'autonomia, però, ha preoccupato Honsell sull'aspetto della
tutela del personale, mentre Roberto Cosolini (Pd), rifacendosi
alle parole di Callari, ha evidenziato il concetto che "se Insiel
non fosse sostenuta dalla Regione, sarebbe già una società fuori
mercato; non basta dire che risparmieremo in quanto non pagheremo
l'Iva sui servizi. Meglio stralciare l'emendamento e approfondire
la questione nella Commissione competente con un'audizione con i
dirigenti della società". Una richiesta sottoscritta anche da
Massimo Moretuzzo (Patto-Civica Fvg), che ha poi ricordato come
l'articolo in approvazione contenga anche uno stanziamento per
5,8 mln per la cosiddetta questione Tundo sul trasporto locale,
ovvero risorse straordinarie per i Comuni affinché facciano
fronte alle maggiori spese sostenute per l'attivazione di servizi
sostitutivi di trasporto scolastico dopo le inadempienze appunto
della ditta Tundo.
Sempre giuntale è, poi, l'emendamento che prevede per il triennio
2024-26 che la Regione metta a diposizione dei Comuni con meno di
15mila abitanti e delle Comunità complessivi 120mila euro con cui
aiutarli nelle spese per l'assunzione a tempo determinato di
personale specializzato per l'attuazione del Piano di ripresa e
resilienza.
Con specifico emendamento, invece, i capigruppo Mauro Di Bert
(Fp) con Edy Morandini, Antonio Calligaris (Lega), Andrea Cabibbo
(FI) e, per FdI, Markus Maurmair, hanno ottenuto 5,5 mln per il
prossimo anno per incentivare la collettività ad assicurarsi per
i danni causati da eventi calamitosi, "materia - ha spiegato Di
Bert a nome dei firmatari - già trattata in una mozione
depositata a metà novembre scorso. La cifra non sarà sufficiente
per andare a regime, ma è decisamente una buona partenza su cui
gettare le basi".
Francesco Russo (Pd) si è detto grato dell'iniziativa del
Centrodestra facendo, però, presente che "forse si potrebbe
massimizzare l'impegno considerando che esistono in Europa Fondi
assicurativi attivati direttamente dalle Regioni, anche se oggi
non ci sono ancora in Italia. La regione potrebbe, in questo
modo, assicurarsi anche da danni ad opere pubbliche, come ad
esempio il crollo di un ponte". Il collega Massimiliano Pozzo ha,
invece, fatto presente che "anche il Pd aveva presentato un
mozione simile a novembre, includendo però agli eventi calamitosi
quelli atmosferici". Quanto, poi, alla proroga delle concessioni
balneari in essere sino al 31 dicembre 2024, prevista
nell'articolo 9 della Collegata, Pozzo ha mostrato preoccupazione
"per come potrebbe reagire l'Unione europea" e ha chiesto "se la
Regione abbia verificato con il Governo se e come procedere, se
con i bandi di gara e chi risponde in caso di ricorsi".
Su questo punto, che aveva sollevato anche la contrarietà di
Rosaria Capozzi (M5S) quanto al diritto di prelazione del
concessionario uscente, Callari ha rassicurato tutti affermando
che l'intervento nel ddl 9 è previsto da legge nazionale e che
"il ricorso alla concorrenza è un valore di una società liberale,
le gare vano e saranno fatte. Si tratta solo di dare risposta ai
danni subiti dai concessionari causa le mareggiate devastanti
della scorsa estate". "Abbiamo ritenuto opportuno prorogare fino
al 31 dicembre 2024 le concessioni in essere - aveva già avuto
modo di spiegare -, per garantire la presenza di soggetti
interlocutori che possano avviare i lavori di sistemazione delle
spiagge, a garanzia dell'apertura della stagione estiva 2024".
Nel frattempo, la consigliera Capozzi ha accettato di modificare
in ordine del giorno l'emendamento con cui chiedeva che "gli
uffici ad accesso pubblico dell'amministrazione regionale, delle
società partecipate e degli enti di diritto pubblico debbano
dotarsi di un locale fasciatoio".
ACON/RCM-fc