PIANO MONFALCONE. HONSELL (OPEN): AUDIZIONE OPACA E INSODDISFACENTE
(ACON) Trieste, 18 dic - "Oggi in II Commissione si è svolta
l'audizione della sindaca di Monfalcone Anna Maria Cisint, dei
vertici di Fincantieri, dei sindacati e dei rappresentanti degli
enti preposti alla sicurezza sul lavoro e la previdenza sulle
problematiche degli appalti e dei subappalti che hanno portato
tanti lavoratori stranieri a Monfalcone. Ascoltando le risposte
alle domande poste sulla garanzia della regolarità contrattuale,
sul contrasto al caporalato e il vergognoso fenomeno delle paghe
globali nelle ditte subappaltatrici, a parte alcuni sindacati
come Usb, gli auditi hanno assicurato che la situazione è
monitorata. I pochi numeri forniti però lasciano molto
preoccupati riguardo l'alto numero di infortuni addebitabili alla
scarsa formazione alla sicurezza, al salario orario minimo e alle
ore effettivamente svolte".
Così si è espresso in una nota il consigliere Furio Honsell, di
Open Sinistra Fvg.
"Le risposte sulle tipologie di contratti e sul Paese di
riferimento delle ditte subappaltatrici, nonché sulle condizioni
dei lavoratori interinali, sono state piuttosto generiche -
prosegue il consigliere -. Riteniamo che per restituire dignità a
tutti i lavoratori dei cantieri sia indispensabile che venga
introdotto un salario minimo, siano conteggiate le ore lavorative
delle ditte subappaltatrici e che la maggior parte dei lavoratori
diventi nuovamente dipendente di Fincantieri. Attualmente 1 su 5
circa non lo è".
"Le strategie indicate dalla sindaca Cisint per risolvere
l'attuale squilibrio, che ha chiamato Piano Monfalcone, non sono
state delineate concretamente e il Piano è sembrato più un
annuncio - conclude Honsell -. La mancanza di documenti forniti
ha reso l'audizione opaca e insoddisfacente".
ACON/COM/MT