SALUTE. GRUPPO PD: PIANO EMERGENZA URGENZA RIMANDA SCELTE A FUTURO
(ACON) Trieste, 19 dic - "L'aggiornamento del Piano regionale
di emergenza urgenza (Peu), strumento che per anni secondo una
parte del Centrodestra è stato oggetto di promesse elettorali e
non, e secondo alcuni doveva essere rivoluzionato, conferma in
parte quanto fatto in passato dal Centrosinistra (Centrale unica
del 112 su tutte), ma rimanda al futuro scelte che riguardano la
distribuzione di personale e mezzi sul territorio che dovevano
essere fatte ora, non affrontando di fatto alcuni dei nodi
principali del sistema sanitario".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Diego Moretti,
Manuela Celotti, Nicola Conficoni, Francesco Martines e Laura
Fasiolo (Pd) a margine dell'esame in III Commissione della
delibera giuntale sul Peu che ha visto, al momento
dell'espressione del voto, l'interno Gruppo dem lasciare la
seduta.
Secondo i consiglieri, "a oggi la Giunta Fedriga non definisce
nulla e rinvia ogni scelta ai prossimi sei mesi, dopo
un'ulteriore esame da parte Comitato emergenza-urgenza. In tutto
il documento non si affrontano, tra l'altro, la questione
fondamentale dell'integrazione tra il soccorso territoriale e la
rete ospedaliera, con particolare riferimento ai pronto soccorso
e ai punti di primo intervento. Non si affronta il tema del
governo della domanda dei cittadini, né il ruolo della sanità
territoriale intesa come medici di famiglia e guardia medica".
A loro dire, "il Peu diventa quindi un documento di cornice, che
rimanda a successivi approfondimenti e a ulteriori documenti. E
rimangono aperte e inattuate, nonostante i sei anni di governo
del Centrodestra, questioni importanti (previste dall'attuale
Piano), come la mancanza di un'automedica nella zona di Tolmezzo,
territorio che già vive delle difficoltà note in termini di
sanità territoriale".
ACON/COM/rcm