SALUTE. III COMM: INTERROGAZIONI SU FUGA PERSONALE E DIRETTORE ARCS
(ACON) Trieste, 20 dic - Nell'ultima seduta prima delle
festività natalizie della III Commissione, presieduta da Carlo
Bolzonello (Fp), si è dato spazio anche alle interrogazioni
rivolte alla Giunta in materia di salute. Era presente
l'assessore competente Riccardo Riccardi.
Ha aperto la serie degli interventi Marco Putto (Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg) che ha posto il tema della campagna
informativa sulla possibilità estrema del parto in anonimato
nelle situazioni di grave disagio e della promozione della
diffusione di Culle per la vita in regione. Elencati i dati (il
fenomeno in Fvg tra il 2018 e il 2022 ha riguardato 13 donne. In
generale, in più del 60% dei casi si tratta di neonati non
riconosciuti da madri straniere), Riccardi ha affermato di
considerare lo sviluppo di iniziative di sensibilizzazione, con
la stesura di materiale multilingue da distribuire. Le Culle per
la vita, ha spiegato, riguardano un 'evento raro, ma di forte
impatto sulla salute della donna e del neonato, che va affrontato
con la prevenzione, l'intercettazione delle condizioni di rischio
e l'informazione', lasciando sul punto insoddisfatto il
consigliere Putto.
Del ruolo del privato nella sanità del Fvg e di fuga del
personale dal pubblico si è interessata Manuela Celotti (Pd) che,
tra le altre cose, ha chiesto la percentuale di affidamento di
servizi al privato accreditato e la quota out of pocket sanitario
dei cittadini, come anche i numeri relativi alle dimissioni di
medici e infermieri e la questione degli affidamenti esterni a
gettone.
Il rappresentante della Giunta ha chiarito che nel rapporto tra
quota spesa privata accreditata e valore produzione, il Fvg ha
una spesa ambulatoriale e ospedaliera per l'8,9% (la media
italiana è 17,4) e smontato 'la narrazione per cui in regione ci
sia deriva verso privato'. Il dato sull'out of pocket è in
tendenza con la media nazionale: su accertamenti specialistici
23, e 37 su visite specialiste (la media italiana è 38).
Le misure per la fuga dei professionisti ('Abbiamo un valore del
2,5% in meno rispetto alla media nazionale'), ha riportato
Riccardi, riguardano: la determinazione dell'esclusione dei
rapporti con gettonisti, il lavoro sul welfare integrativo, gli
interventi di natura retributiva, il superamento del meccanismo
di impostazione delle retribuzioni aggiuntive regionali.
Celotti ha replicato sulla crescita nel tempo del ricorso al
privato accreditato (partito dal 5%) interrogandosi sulla futura
gestione di 'questo processo' e sul confronto tra 'il nostro
privato accreditato e quello delle altri regioni'. 'Ci troviamo
ad assistere al trasferimento di personale, quali sono le
strategie della Regione? Noi abbiamo fatto proposte, poi
bocciate, ma ci deve essere una linea per risolvere questa
criticità'.
Un'altra interrogazione della consigliera del Pd riguardava
'accorpamenti e specializzazione degli ospedali spoke: rischi per
qualità dei servizi ed equità territoriale', con la richiesta
relativa alle discipline e alle competenze 'che si ritengono
indispensabili e inderogabili perché un presidio ospedaliero
possa essere definito ospedale di base' e quella riguardante la
chiusura dei pronto soccorso e la medicina d'urgenza'.
Riccardi ha rassicurato la consigliera ('Ci atterremo al Dm 70')
e ribadito le differenze di servizi di ogni struttura sulla base
del bacino di utenza, per poi annunciare la presentazione in
termini almeno teorici del piano di programmazione del fabbisogno
'tra gennaio e febbraio'. Celotti ha quindi affermato che la
'legge Fasola è datata e la situazione degli ospedali di allora
era diversa da quella di oggi', mentre in merito agli 'ospedali
di base, la questione riguarda la risposta sanitaria per acuti di
cui i territori hanno bisogno, visto che il tipo di funzioni e la
sua dislocazione impattano sui malati'.
Il collega dem Nicola Conficoni ha chiesto come Asfo abbia
previsto 'di non sfruttare i margini di spesa per il personale',
con due precisazioni: il rapporto tra la spesa per il personale
sanitario sostenuta nel 2022 e il tetto assegnato lo scorso anno
a ciascuna delle Aziende sanitarie regionali. L'Asfo, ha
sottolineato Riccardi, intende 'rispettare i parametri assumendo
le figure professionali corrispondenti al fabbisogno'. Il
rapporto tra la spesa del personale sostenuta nel 2022 e il tetto
di spesa assegnato per lo stesso è pari all'utilizzo del 97,18% e
il rapporto tra spesa personale sul valore della produzione è più
elevato rispetto alla media nazionale del 6,5%.
La risposta, per il consigliere, non è soddisfacente: i problemi
di gestione Asfo permangono, e l'azienda difficilmente in 3 mesi
riuscirà a perfezionare la manovra del personale. 'I
professionisti fuggono, i nostri ospedali sono poco attrattivi, è
mesi che si dice che il sistema va riorganizzato, ma non c'è
nessuna novità. Aspettiamo di conoscere proposte che portino a
una svolta', ha commentato.
La seconda interrogazione aveva come oggetto il sovraccarico del
pronto soccorso Asfo e le carenze nel servizio di guardia
medica(i numeri degli accessi 2022 al ps di Asfo sono in
crescita, con 16mila pazienti in più). Riccardi ha riportato i
dati degli accessi e affermato che 'la Regione sta lavorando per
individuare un modello organizzativo che preveda un presidio
della continuità dell'assistenza da parte delle forme
organizzative dei medici di medicina generale'.
Per Conficoni la 'situazione attuale globale di gestione del
fenomeno non è soddisfacente'.
È toccata al consigliere dem anche la presentazione dell'atto,
firmato da tutto il Pd, riguardante il comportamento del
direttore di Arcs, Joseph Polimeni, in particolare la 'sua scarsa
presenza in sede' e la somma a cui ammontano i rimborsi per la
partecipazione a convegni e il numero di eventi in rappresentanza
della Regione. L'assessore alla Salute ha fatto sapere che le
assenze di Polimeni sono connesse a compiti istituzionali e che i
rimborsi sono pubblicati sul sito di Arcs. 'Gli enti delle
Aziende sanitarie e l'Azienda di coordinamento pianificano - ha
aggiunto - gli acquisti centralizzati mediante accordo: in ogni
caso l'80% delle gare è gestito dall'Arcs'.
Dura la replica di Conficoni: 'Il problema non è Polimeni, ma chi
lo ha nominato per poi promuoverlo ad altri incarichi invece di
rimuoverlo'.
Il consigliere Furio Honsell (Open) ha interrogato la Giunta per
conoscere la situazione delle liste d'attesa nella neurochirurgia
di Udine e quali provvedimenti intenda assumere per ridurle.
Sulla base di alcune deliberazioni e dei finanziamenti già
previsti, Riccardi ha spiegato di aver 'visto di recente le
performance dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale'
e di 'notare recuperi nelle liste di attesa'.
Simona Liguori (Patto-Civica) ha presentato l'atto di sindacato
ispettivo, firmato dalla collega Giulia Massolino, riguardante i
rinnovi dei contratti a termine di infermieri, fisioterapisti,
tecnici di radiologia, logopedisti in Asugi. La direzione, ha
riportato l'assessore, di volta in volta ha valutato e
autorizzato la prosecuzione dei rapporti lavoro e con nota
'formulato parere positivo in merito alle proroghe dei rapporti
con riguardo alle necessità di garantire Lea: ad oggi non ha
ricevuto richieste di proroga'. La consigliera Liguori, in
risposta, ha insistito sulle esigenze di chi si trova 'appeso a
un filo sottile quando si parla di rinnovo di qualche mese'.
Dell'accordo tra Regione e Federfarma ha parlato la consigliera
del Pd Laura Fasiolo. In particolare sottolineando la necessità
di attivare meccanismi di controllo della qualità e
dell'appropriatezza sui servizi attivati ('Si investono 1,6
milioni per il prossimo triennio'). Riccardi ha ricordato i
contenuti dell'accordo, che va a potenziare l'integrazione delle
farmacie quali presidi di sanità, prevedendo progettualità di
sviluppo dei servizi tra cui la presa in carico del diabetico,
l'attività di collaborazione per i programmi di screening
regionale e il recepimento delle linee guide sulla telemedicina.
'Bene confermare l'importanza del ruolo delle farmacie, ma
bisogna fare attenzione al consumismo sanitario, l'estensione
dell'offerta deve andare di pari passo al controllo
dell'appropriatezza', ha concluso Fasiolo.
ACON/MT-fa