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SALUTE. PELLEGRINO (AVS): TERZO SETTORE NON PUÒ COLMARE CARENZE SSR

20.12.2023
17:56
(ACON) Trieste, 20 dic - "Due giorni intensi dedicati alla Terza Commissione, quella che si occupa di salute e di servizi sociali, dove si è discusso anche dell'incremento del sussidio destinato a coloro che soffrono di disabilità grave e gravissima, il cosiddetto Fap, l'ennesimo acronimo che nasconde l'ennesima delega al settore privato per risolvere le grosse difficoltà in cui si trovano i cittadini che devono gestire una situazione che ormai i servizi sociali pubblici faticano a colmare".

Lo dichiara in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) a margine della discussione in III Commissione alla presenza dell'assessore Riccardi: "Il mondo della disabilità, assieme a quello degli anziani, è stato il primo a essere esternalizzato. Il terzo settore ha colmato una grossa carenza del servizio pubblico a cui è stata data una delega pressoché totale, tanto che ad oggi le stesse cooperative e associazioni sono in affanno e non riescono a soddisfare la richiesta di servizi".

Pellegrino ribadisce che "aver soffocato il pubblico investendo di ogni onere il privato, seppur sociale, ha prodotto oggi un deficit di offerta socio-sanitaria. Il mondo del volontariato, dell'associazionismo, della cooperazione non può essere in alcun modo sostitutivo del servizio sociale pubblico, al massimo può essere sussidiario. Sicuramente va sostenuto, ma guai a pensare che possa essere suppletivo e il Fap (Fondo autonomia possibile) è un sussidio ma non certo la soluzione, soprattutto se legato all'Isee che non può essere l'unico parametro, soprattutto perché la sua valenza è esclusivamente economica".

"Non è delegando, o più semplicemente concedendo ulteriore denaro - continua la consigliera - che la Regione, come istituzione pubblica che ha l'onere di provvedere al benessere dei cittadini, risolve le criticità sociali e sanitarie" E prosegue: "Questo modello emerge chiaramente anche da quanto espresso con l'illustrazione del 'Piano dell'emergenza e urgenza' da parte del dottor Amato De Monte, direttore della Sores (Struttura operativa regionale emergenza sanitaria). Si evince che il progetto proposto da questa Giunta è chiaro: a seguito della riduzione della risposta pubblica, perché carente di personale lavorativo anche nell'ambito medico sanitario, il rimedio sarà inevitabilmente chiedere aiuto alle strutture private accreditate, che siano in forma di terzo settore, come nel caso del pronto soccorso di Udine, o di chiamata ad personam, come nel caso dei medici a gettone".

Conclude la consigliera di Opposizione: "Se l'assessore ha cambiato idea rispetto a quello che sosteneva quando contrastava la riforma Telesca e rivendicando oggi di portare avanti proprio quel progetto, noi invece non l'abbiamo modificata di una virgola: ci eravamo opposti all'epoca e ci opponiamo ancora. La sanità e il servizio sociale pubblico non sono in vendita". ACON/COM/fa



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)