SICUREZZA STRADALE. NOVELLI (FI): SI COMINCI A EDUCARE GIÀ A SCUOLA
(ACON) Trieste, 21 dic - Una formazione specifica, dedicata,
puntuale per sensibilizzare gli studenti rispetto ai rischi e ai
pericoli che si possono correre come automobilisti, motociclisti,
ciclisti o anche semplici pedoni, se non si rispettano alcune
regole basilari della strada. Un'operazione finalizzata alla
prevenzione e alla comprensione della realtà da portare già nelle
scuole, coinvolgendo direttamente le nuove generazioni nelle
attività operative lungo le strade, in collaborazione con le
forze dell'ordine, le Polizie locali, Vigili del fuoco e, in
generale, con gli operatori e soccorritori della catena del
numero unico d'emergenza 112.
Questo prevede un ordine del giorno approvato dal Consiglio
regionale e proposto da Roberto Novelli, consigliere regionale di
Forza Italia. Lo si legge in una nota del gruppo consiliare.
"L'emergenza legata ai troppi morti sulle strade - spiega Novelli
- pesa come un macigno e oggi più che mai continua tristemente a
popolare le notizie di cronaca nazionale. Nel 2022 in Italia ci
sono stati 3.159 morti in incidenti stradali (+9,9% rispetto
all'anno precedente), 223.475 feriti (+9,2%) e 165.889 incidenti
stradali (+9,2%), valori tutti purtroppo in netta crescita
rispetto al 2021. Alla luce di questi numeri, risulta necessario
instaurare un nuovo approccio culturale al senso civico che si è
fortemente perso. In altre regioni è già stato proposto un format
educativo per studenti e universitari, per una maggiore
consapevolezza dei rischi e della gestione delle emergenze.
Questo approccio pratico, mediante esperienze dirette sul campo,
rappresenterebbe un'eccellente educazione civica e alla legalità".
Ancora Novelli: "Una sinergia tra istituzioni, famiglie e mondo
della scuola per educare e informare di più i giovani sul tema
della sicurezza stradale diventa importante, anzi fondamentale,
affinché fin da giovanissimi venga acquisita la giusta
consapevolezza delle regole e dei comportamenti da tenere in
strada e venga quindi abolito il divario tra i giovani e le
istituzioni. Dobbiamo lavorare sulla prevenzione e sulla
formazione, creando una cultura corretta sin dall'età scolare"
Il consigliere ricorda infine "quanto già sta facendo con
dedizione e serietà la Regione, coinvolgendo i soggetti deputati
a trasferire un patrimonio di conoscenze e competenze".
ACON/COM/fa