FINE ANNO. CABIBBO (FI): INDUSTRIA MANIFATTURIERA, OBIETTIVO-RILANCIO
(ACON) Trieste, 28 dic - La forza di una "continuità nella
discontinuità" che ha già prodotto risultati soddisfacenti, il
supporto alle micro imprese e all'industria manifatturiera, la
lotta alla denatalità e un occhio di riguardo per la logistica e
le infrastrutture in un Friuli Venezia Giulia che "deve
consolidare la sua posizione nevralgica nell'ottica di un
allargamento dell'Europa ai Balcani". Questi i temi principali
sottolineati dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale, Andrea Cabibbo, nella sua analisi di fine anno.
"La nuova legislatura ha preso il via all'insegna di una positiva
continuità nella discontinuità - osserva l'esponente forzista -
perché, mentre la Giunta è stata confermata quasi integralmente,
l'Aula ha assistito a un cambiamento notevole. Anche FI si è
completamente rinnovata, ma lo stile e le idee rimangono
ovviamente immutate".
Secondo Cabibbo, il momento più importante dei primi otto mesi di
attività consiliare passa attraverso "il fondamentale
Assestamento di luglio perché, con le sue massicce disponibilità,
ha comportato interventi che raramente si erano visti nella
storia della Regione. Sono state così rimesse a terra una serie
di linee, già oggetto delle attività della precedente Giunta".
"Se invece devo citare un provvedimento portato avanti come
Gruppo, mi piacerebbe fare riferimento all'emendamento da 900mila
euro dell'Assestamento di ottobre - dettaglia il capogruppo -
volto allo scorrimento della graduatoria per le micro imprese che
ha garantito a una quarantina di realtà i contributi per le spese
sostenute nel 2021, quando erano chiuse o in grave difficoltà".
Nessun dubbio anche sul principale problema emerso: "Siamo una
regione virtuosa sotto molti profili, perché abbiamo un tessuto
socio-economico eccellente. Tuttavia, il problema della
denatalità è ormai serio. Anche a livello nazionale ed europeo.
Non fare figli vuol dire destinare un Paese ad avere una serie di
problemi. A ciò aggiungo la sfida che la nostra regione è sempre
più chiamata a svolgere come area centrale che può diventare il
cuore di una nuova Europa".
Riguardo agli obiettivi per il 2024, Cabibbo evidenzia che
"evitando tagli e, anzi, aumentando le risorse per tutti i
comparti, è giunto il momento di pensare a un rilancio in termini
di attività produttive, tornando all'etica del lavoro che ha
sempre reso famosa nel mondo la nostra gente. È infatti
necessario portare avanti uno sviluppo sostenibile, rimettendo al
vertice della nostra economia l'industria manifatturiera, sempre
nel rispetto della sostenibilità e dell'ambiente".
"Il mio - conclude Cabibbo - è un invito a puntare alla crescita
delle imprese e al lavoro inteso anche come formazione di alte
professionalità attraverso i nostri centri di eccellenza.
Logistica e infrastrutture devono costituire il punto
fondamentale dell'azione di governo: trasporto su gomma e rotaia,
l'Alta velocità che si ferma a Bologna ed esclude il Nordest,
nonché il porto di Trieste che, scongiurato il pericolo Via della
Seta, deve essere potenziato".
ACON/DB-fa