FINE ANNO. MORETTI (PD): AFFRONTARE CRISI ECONOMIA, SANITÀ E COMUNI
(ACON) Trieste, 28 dic - "Sia in occasione dell'avvio di quella
attuale, che nel corso della precedente legislatura, non siamo
mai mancati nelle proposte avanzate e nelle alternative
suggerite. Continueremo ad andare avanti così, incalzando la
Maggioranza sui vari temi. Il vero problema, tuttavia, è che nei
confronti delle nostre istanze si è sviluppato un atteggiamento
quasi schizofrenico: prima le respingono, ma poi succede che,
qualche tempo dopo, le fanno proprie". Lo evidenzia il capogruppo
del Partito democratico nel Consiglio regionale Fvg, Diego
Moretti, chiamato a fornire un'analisi di fine anno.
"Il modus operandi che ho descritto - prosegue l'esponente dem -
è per certi aspetti incomprensibile, ma noi ci riproponiamo di
proseguire in questa direzione: una minoranza che entra nel
merito delle questioni, aiuta in ogni caso a migliorare i
provvedimenti. Anche se, purtroppo, non veniamo ascoltati".
Per quanto concerne il momento più importante dei primi otto mesi
di legislatura, Moretti ricorda che "un'assemblea legislativa
come la nostra non può che indicarlo nell'approvazione della
legge di Stabilità, in questo caso la più ricca della storia
regionale. Tuttavia, potrei citare anche la mozione sull'oblio
oncologico, votata all'unanimità, mentre tra gli eventi esterni
risalta il 60° anniversario della nostra autonomia che, a
distanza ormai di 12 lustri, va aggiornata e attualizzata".
Piazza Oberdan archivia dunque due quadrimestri molto importanti
che consentono al Pd "di stilare già un primo bilancio,
attraverso l'attività di un Gruppo rinnovato per più della metà
dei suoi componenti e, dunque, passato attraverso un necessario
periodo di rodaggio. Per me questa è la terza legislatura,
esperienze ciascuna diversa dall'altra".
In merito al principale problema di cui soffre la comunità
regionale, Moretti ribadisce che "gli indicatori economici non
sono per nulla rassicuranti. Per non parlare di una situazione di
forte preoccupazione che riguarda la sanità, in grande difficoltà
tra lunghissime liste di attesa, molte persone che rinunciano
persino a curarsi, perché non hanno la disponibilità finanziaria,
gli addetti in fuga dalla sanità pubblica e le migliaia di
cittadini senza il proprio medico di base. Infine, la situazione
dei Comuni, soprattutto quelli medio-piccoli, alle prese con
un'emergenza dettata dal personale che se ne sta andando via,
senza trovare sostituti per rimpiazzare queste professionalità".
Per quanto concerne il futuro, Moretti anticipa che "andrà
trovato rimedio alle problematiche lavorative e a quelle della
sanità. I dati congiunturali della Cisl e della stessa
Confindustria Fvg dicono che, a rischio, possono ritrovarsi sino
a 15mila corregionali. Un'inquietudine che si somma alla crisi
demografica: da poco siamo scesi sotto il milione e 200mila
abitanti, numero senza precedenti, mentre migliaia di giovani se
ne vanno via per costruire altrove il loro futuro. Di fronte a
questo contesto, si può pensare davvero che la soluzione a tutto
ciò siano il ripristino delle Province o il terzo mandato per il
presidente della Regione?".
ACON/DB-fa