SOCIALE. FASIOLO (PD): POVERTÀ A LIVELLI PREOCCUPANTI, GO IN TESTA
(ACON) Trieste, 8 gen - "Sono preoccupanti i dati emersi sulla
situazione di povertà, in regione, con Gorizia in testa e
altrettanto drammatici sono quelli della Caritas diocesana".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Laura Fasiolo
(Pd) commentando il report dell'Ires Fvg sull'elaborazione dei
dati Inps sulle dichiarazioni Isee delle famiglie del Fvg.
"Rattrista la prima posizione, non certo ambita, di Gorizia in
testa, seguita da Trieste, Udine, in migliori condizioni la media
reddituale di Pordenone. Sconcertano - spiega la dem - i dati
della Diocesi emersi dall'intervista alla volontaria goriziana
della Caritas: il numero di famiglie italiane che si rivolge
all'organismo pastorale supera il numero di stranieri (su 917
famiglie 526 italiane e 391 straniere, il 57,4 a fronte del
42,6). La lettura è di assoluta gravità, per la presenza di
famiglie per lo più mononucleari, prive di rete parentale di
sostegno, con difficoltà insuperabili nel pagamento delle
bollette e nella soluzione al problema sfratti".
Perciò, sostiene Fasiolo "è a maggior ragione irricevibile la
falcidia alle proposte del Partito democratico nella legge di
Stabilità sul sostegno alle fasce deboli. Penso agli emendamenti
presentati dal gruppo e bocciati senza ripensamento, come più
finanziamenti per il diritto allo studio per gli studenti, il
supporto al disagio studentesco, l'abbattimento del caro affitti,
il sostegno ulteriore alle famiglie, il potenziamento dei nidi,
l'autonomia di vita per i disabili (ricordo la bocciatura del mio
emendamento per l'incremento Fondo autonomia possibile)".
E ancora, continua l'esponente di opposizione, "c'è la situazione
drammatica del sistema sanitario, a partire dalla proposta
rigettata sul trasporto facile di tutti i malati richiedenti
della regione ai luoghi di analisi e terapia. E ancora alle file
d'attesa lunghissime, al "potenziamento" del privato a discapito
del servizio pubblico, con conseguenti scelte dolorose e persino,
fino a quasi il 10 per cento, di rinuncia alle cure. La crisi
della medicina generale con le liste di attesa, dei consultori,
delle chirurgie, della salute mentale parla da sé e non ha
bisogno di commenti".
"Iniquità nell'iniquità - conclude infine Fasiolo - sta poi nella
distribuzione dei servizi sanitari nelle aree regionali e
l'emarginazione delle periferie, lasciate languire nel disagio.
C'è di che interrogarsi sul presente e sul futuro, anche a breve
termine".
ACON/COM/li