AUSSA CORNO. MARTINES-POZZO (PD): UNICI RESPONSABILI FEDRIGA E BINI
(ACON) Trieste, 9 gen - "Seppur chiusa la partita dell'acciaieria
nella zona industriale dell'Aussa Corno, restano spiacevoli
strascichi che pesano soprattutto sui cittadini che devono
restare liberi di esprimersi democraticamente. I primi e unici
responsabili della totale chiusura a un progetto milionario sono
Fedriga e Bini, con loro se la dovrebbero prendere gli
imprenditori".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Francesco
Martines e Massimiliano Pozzo (Pd) apprendendo la notizia secondo
la quale la Danieli spa avrebbe avanzato una richiesta di accesso
agli atti per procedere al ricorso al Tar contro la scelta della
Regione di non autorizzare la realizzazione dell'acciaieria nella
Ziac e chiesto i nomi delle persone che hanno sottoscritto la
petizione contro il progetto, presentata al Consiglio regionale.
"Gli imprenditori, in questo caso la Danieli spa, hanno
certamente diritto ad avanzare le loro legittime richieste e
istanze, ma allo stesso tempo - proseguono i dem - anche i
cittadini hanno il diritto di esprimersi democraticamente senza
che sulle loro teste calino azioni intimidatorie. Il no al
progetto è arrivato da Fedriga e Bini che hanno inizialmente
illuso l'imprenditore promettendo, anche attraverso ben otto
studi che costeranno circa 800 mila euro e che ancora si devono
completare, che l'acciaieria si sarebbe fatta in quel sito, salvo
poi chiudere e rimangiarsi tutto senza nemmeno proporre ipotesi
alternative".
"Noi - concludono Martines e Pozzo - rivendichiamo il rispetto
dei principi di democrazia che vogliono che il cittadino sia
libero di votare chi vuole e di prendere legittime posizioni a
difesa del proprio territorio e dell'ambiente, come hanno fatto
anche diversi Comuni, senza che ci siano azioni intimidatorie. Un
responsabile c'è, il no è arrivato da Fedriga e dal suo assessore
Bini, Danieli si rivolga direttamente a loro".
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