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MIGRANTI. HONSELL (OPEN): NO PERMESSO SOGGIORNO PER DARE ATTO NASCITA

10.01.2024
17:49
(ACON) Trieste, 10 gen - "Ogni nata, ogni nato, ha diritto ad un nome. Lo vuole la Convenzione sui diritti del fanciullo (20 novembre 1989) che l'Italia ha ratificato con la legge 176/1991, nel rispetto dell'articolo 10 della Costituzione. Perciò il diritto di ogni nato e nata deve essere sancito senza ostacoli. E nel momento in cui un genitore si presenta allo sportello del proprio Comune per registrare l'atto di nascita della sua creatura, deve essere certo che non gli saranno richiesti documenti inerenti il soggiorno: il diritto assoluto della nuova persona che viene al mondo non può trovare ostacoli nella condizione di chi lo ha generato. Ma questo non è assicurato in Italia".

Lo afferma in una nota Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra Fvg.

"Vige ancora la modifica della cosiddetta legge Turco-Napolitano operata dall'allora ministro Maroni nel 2009 - fa presente Honsell -, che richiede ai genitori di presentare il permesso di soggiorno per poter ottenere il certificato di nascita del figlio o della figlia".

"Alcune settimane fa - aggiunge l'esponente di Open Fvg - ho depositato anche in questa legislatura regionale una proposta di legge nazionale a cui hanno apposto la firma tutti i consiglieri regionali di Opposizione per poter eliminare tale prescrizione aggiuntiva. Senza questa modifica di legge, il nostro Paese non raggiunge l'obiettivo 16.9 degli Obiettivi dello sviluppo sostenibile (SDG) dell'Onu e quindi si sottrarrebbe alla possibilità di dare il proprio contributo al 'Programma d'azione per le persone, il pianeta e la prosperità' rappresentato nell'Agenda 2030".

"È pur vero che la circolare n. 19/2009 (emanata dalla Direzione centrale per i Servizi demografici del ministero dell'interno) autorizza il rilascio del certificato di nascita anche in assenza del permesso di soggiorno, ma è evidente - commenta Honsell - che ciò non è sufficiente a rendere civile il nostro Paese: sappiamo inoltre che questa circolare non è sempre nota e il mantenere una norma di legge che impone esattamente l'opposto non può che impaurire chi già si trovi in difficoltà".

Il suo auspicio è che "la norma possa essere fatta propria dal Consiglio regionale e quindi dal Parlamento. È giunta l'ora per tutti di mettersi dalla parte dei bambini 'invisibili' sia in Italia che nel mondo". ACON/COM/rcm



Furio Honsell (Open Fvg)