AIUTI DE MINIMIS. NOVELLI (FI): MISURA CONTRASTO A CONCORRENZA A E SLO
(ACON) Trieste, 11 gen - "Si tratta di aiuti di Stato di
piccolissima entità, che non devono essere sottoposti al vaglio
della Commissione europea in quanto non incidono sugli scambi tra
Stati membri e non falsano o minacciano di falsare la
concorrenza".
Questa la spiegazione che Roberto Novelli, consigliere regionale
di FI, dà in una nota agli aiuti de minimis e ricorda che
"rappresentano un meccanismo fondamentale per sostenere le
imprese e promuovere lo sviluppo economico locale, per
incentivare la competitività, favorire l'innovazione e stimolare
la crescita economica delle imprese e quindi quella del nostro
Paese".
Novelli rilancia quindi il suo Ordine del giorno, approvato
dall'Aula, finalizzato a "promuovere una forte sensibilizzazione
sul tema, con il Governo nazionale e a livello comunitario, per
esaminare la possibilità di introdurre una maggiore flessibilità
nell'applicazione degli aiuti de minimis, consentendo agli enti
locali di adattare gli importi e le modalità di erogazione in
base alle specifiche esigenze del territorio, al fine di fornire
un maggiore sostegno alle imprese regionali in un contesto
economico in continua evoluzione".
La sua iniziativa, spiega ancora il forzista, "vuole essere, in
qualche modo, un passo propedeutico all'avvicinamento alle
elezioni europee. Il tema degli aiuti di Stato è dirimente per il
nostro territorio proprio alla luce della concorrenza competitiva
con Austria e Slovenia. Ci sono misure molto preziose per le
nostre imprese che devono essere concesse. Il tema che propongo
si lega alla storica richiesta di una zona franca per la nostra
regione e alla difesa delle misure per contenere i costi dei
carburanti".
Novelli chiude: "Il Friuli Venezia Giulia sta interpretando un
ruolo di primissimo piano a livello nazionale per politiche di
transizione ecologia e di innovazione applicato alla ricerca,
alla tecnologia e a nuovi modelli economici: in quest'ottica,
servono misure di supporto concreto e veloce al nostro tessuto
produttivo, affinché istituzioni e imprese possano muoversi in
modo coordinato ed efficace".
ACON/COM/rcm